Data: 15/09/2016 17:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax Un daspo contro i furbetti del gioco d'azzardo proprio come avviene negli stadi contro i tifosi violenti e un invito al legislatore a rafforzare le sanzioni amministrative. � questo l'appello contenuto nella "Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito" presentata lo scorso luglio dal senatore Pd Stefano Vaccari alla Commissione antimafia. Di fronte a un business che frutta quasi 90 miliardi annui, tra Bingo, Superenalotto e soprattutto slot machine, infatti, le sanzioni previste dall'attuale sistema non fanno n� caldo n� freddo. Secondo i dati, il fatturato del gioco d'azzardo in Italia nel 2015 il fatturato � stato di 88 miliardi e 249 milioni di euro. Per le statistiche, � la Lombardia la regione italiana dove si gioca di pi�, col primato di 14 miliardi di euro nel 2015; secondo il Lazio, con circa 7 miliardi. La Lombardia � anche la regione con il maggior numero di macchinette: ben 48 mila e 739; al secondo posto il Lazio con poco pi� di 44 mila e al terzo la Campania con 39 mila. 

In questo settore cos� "fruttuoso" esistono sacche di illegalit� che hanno interesse a far s� che leggi e regolamenti non intacchino l'enorme giro d'affari. 

L'attuale sistema stabilisce in caso di violazione delle norme (ad esempio, il mancato rispetto degli orari di apertura e di accensione delle vlt e newslot o della lontananza da luoghi pubblici come chiese e scuole) una sanzione di carattere pecuniario se non di chiusura parziale e temporanea delle sale per qualche giorno. 

Poche ore di stop e 500 euro di multa sono misure che in realt� non costituiscono un vero deterrente per i trasgressori. 

Per questo, la relazione Vaccari chiede alla Commissione antimafia "specifiche e pi� stringenti ipotesi di sanzioni accessorie" che possono arrivare alla sospensione e alla decadenza dalle concessioni o dalle autorizzazioni, non soltanto in presenza di reati ma anche nei casi pi� gravi di violazione delle condizioni di esercizio del gioco lecito". Fino ad introdurre, come per gli hooligans negli stadi, un vero "daspo" per chi � titolare di una sala vlt o un luogo in cui sono installate macchinette e infrange le regole impunemente. 

Un daspo, afferma la relazione, in tema di giochi e scommesse, stabilendo presupposti e modalit� di esercizio dei poteri del questore per l'adozione di misure contingibili e urgenti di chiusura di uno o pi� punti di offerta di gioco o di esclusione della relativa rete di raccolta del gioco con vincita di denaro presenti in un determinato ambito territoriale, in caso di pericolo di diffusione del fenomeno del gioco minorile o della dipendenza da gioco patologico e al fine di fronteggiare il rischio di infiltrazione o condizionamento della criminalit� organizzata". 


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