Data: 29/09/2016 09:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - 6 miliardi nei prossimi tre anni. � questo il budget che il Governo destiner� alle pensioni, dopo che ieri � stata trovata la "quadra" con i sindacati. L'impegno, annunciato dal ministro del Lavoro Poletti nel confronto con la triplice ha spianato la strada alla firma dell'accordo definitivo che non va a intaccare la legge Fornero ma introduce tutta una serie di correttivi: dall'Ape, l'anticipo pensionistico, all'aumento delle pensioni pi� basse all'uscita con 41 anni di contributi, sino, infine, all'estensione della quattordicesima a 1,2 milioni di pensionati.

La "fase 1" scatter� a partire da gennaio 2017 con la prossima legge di bilancio e vedr� un'Ape in tre versioni (social, volontaria e aziendale), l'estensione della 14sima e l'allineamento, per gli over 74, della no tax area a quella dei lavoratori dipendenti. Ma non solo ricongiunzioni gratuite, accesso agevolato alla pensione per i precoci e i lavori usuranti e possibilit� di ricorso alla Rita (la rendita integrativa anticipata) anche nell'ambito dell'Ape.

La "fase 2" invece del pacchetto previdenza siglato ieri sar� definita nel corso del prossimo anno ed � mirata alla riconfigurazione del sistema contributivo che dovrebbe decollare dal 2018, oltre alla revisione del meccanismo di indicizzazione che sar� basato su scaglioni e non pi� su fasce d'importo. Impegno sottoscritto anticipatamente dal Governo anche per la rivalutazione delle pensioni a partire dal 2019, per il rilancio della previdenza complementare, per una maggiore flessibilit� in uscita all'interno del sistema contributivo e una revisione dei requisiti minimi per l'uscita anticipata dal lavoro.

Ecco nel dettaglio le novit�:

Le tre versioni dell'Ape

L'Ape resta il perno dell'operazione ormai definita, anche se rimane ancora da individuare esattamente la platea dei lavoratori che potranno anticipare a costo zero.

L'anticipo potr� essere richiesto dagli over 63 all'Inps facendo leva su un prestito bancario assicurato e avr� una durata sperimentale di 2 anni. Sar� erogato mensilmente e rimborsato a rate in 20 anni; in caso di premorienza del pensionato il capitale residuo sar� restituito dall'assicurazione, quindi non si rifletter� sugli eredi.

Venendo ai tre tipi di Ape, ci sar�:

- la Social, a costo "zero" (grazie a bonus fiscali ad hoc e a trasferimenti monetari) che potr� essere utilizzata da alcune categorie di lavoratori in condizioni svantaggiate, tra cui i disoccupati di lungo corso e i soggetti con disabili all'interno del nucleo familiare. La platea dovrebbe estendersi anche ad operai del settore edile, macchinisti e marittimi, in base al meccanismo delle categorie ad alto rischio di infortunio sul lavoro. Resta da definire ancora la soglia del reddito da pensione per poter accedere all'Ape social;

- la Volontaria, che consente l'anticipo fino a 3 anni e 7 mesi sui requisiti standard di vecchiaia con prestito bancario assicurato, rimborso in venti anni, con soglia di accesso minima (a 500 euro o anche meno) L'intervento sar� sperimentale per due anni e riguarder�, per ogni anno, i nati tra il '51 e il '53 dal 2017 e quelli tra il '52 e il '55 dal 2018. Potr� essere utilizzata da tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati e dagli autonomi;

- l'Aziendale, che vedr� coinvolti tutti i lavoratori in ristrutturazioni e sar� finanziata, totalmente o parzialmente, dal datore di lavoro. Le aziende potranno utilizzare il contributo dello 0,30% che oggi � destinato all'indennit� di mobilit� (che sparisce dal prossimo anno) ma in campo ci sono altre ipotesi: dall'utilizzo di una parte delle risorse per aumentare l'occupabilit� di questi ex lavoratori a quello di una quota per costituire un fondo dal quale attingere per poter pagare l'anticipo. Uno 0,10% inoltre sarebbe costituito dalla riduzione del cuneo fiscale contributivo per le imprese.

Rita

Chi a gennaio avr� i requisiti per accedere all'Ape potr� scegliere, alternativamente o a parziale copertura finanziaria dell'anticipo, una Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (Rita). Ci� consentir� di percepire una rendita in anticipo, rispetto alla pensione obbligatoria, ai lavoratori senza contratto con 63 anni di et� e almeno 20 di contributi contando su una tassazione sostitutiva pi� soft per chi ha un'iscrizione di lungo corso a un fondo pensione integrativo. L'ipotesi in campo � di uno sgravio dello 0,3% (per ogni anno di iscrizione) a un fondo sopra i 15 anni, con tassazione sostitutiva che pu� abbassarsi fino al 9%.

Estensione della no tax area

Per aumentare il potere d'acquisto dei pensionati meno abbienti il governo punta anche sull'allargamento della no tax area, nella quale oggi rientrano i pensionati under 75 con reddito fino a 7.750 euro e quelli pi� anziani con assegni non superiori a 8mila euro. Si aumenterebbe dunque la detrazione di imposta in modo da livellare la no tax area a quella fruita dai lavoratori dipendenti (fino a 8.125 euro).

Quattordicesima pi� ampia

Sempre al fine di rafforzare gli assegni dei pensionati, l'altra ipotesi in campo � quella di estendere la 14sima (di importo oscillante tra i 336 e i 504 euro) oggi spettante ai soggetti con pi� di 64 anni con reddito inferiore a 9.786,86 euro (per il 2016).

Con la manovra finanziaria sar� aumentato l'importo del reddito di riferimento e la platea si estender� cos� a 1,2 milioni di pensionati, nonch� il valore delle 14sime in essere (in media del 30%).

Precoci e usuranti

Per i lavoratori precoci (ossia coloro che avevano almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni), penalizzati dalla cancellazione della pensione di anzianit� e dell'adeguamento dei minimi contributivi e anagrafici introdotto dal 2012, si punta a riconoscere un bonus contributivo di tre o quattro mesi per anno di lavoro svolto da minorenni.

Per gli "usuranti", ossia coloro che svolgono attivit� pesanti o lavorano di notte, il Governo mira a rendere pi� facile l'accesso alla pensione, attraverso alcune semplificazioni. In particolare, per tali soggetti sar� possibile pensionarsi con il sistema delle "quote", cio� con la somma di contributi ed et� (quest'anno di almeno 97,6 con soglia minima di 61 anni di et� e 35 di contributi), con anticipi di 12 o 18 mesi rispetto all'attuale normativa.

Ricongiunzioni e perequazioni

Sulle ricongiunzioni, per chi ha versato contributi previdenziali in pi� gestioni e li riunisce in una sola, il Governo mira a rendere gratuita l'operazione sia per i trattamenti di vecchiaia che per le uscite anticipate.

Infine, col verbale siglato ieri il Governo ha assunto formalmente l'impegno con i sindacati di introdurre un sistema di perequazione delle pensioni basato su "scaglioni di importo" e non su fasce, ma ci�, unitamente alle altre valutazioni dell'esecutivo, far� parte della "fase 2" della riforma a partire dal 2019.


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