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Data: 04/10/2016 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - Se la nuova flessibilitā in uscita tramite anticipo pensionistico, soprannominata "Ape" č qualcosa con cui gli italiani hanno iniziato ad interfacciarsi negli ultimi mesi, diversa č la questione per quanto riguarda la sua versione "social". L'Ape "volontaria" č, infatti, onerosa mentre quella "aziendale" sarā finanziata totalmente o parzialmente dal datore di lavoro. Queste sono solo alcune delle novitā che interesseranno il nostro paese per quanto riguarda le pensioni (per approfondimenti: Pensioni: trovato l'accordo. Cosa cambia da gennaio). L'Ape social, invece, sarā totalmente a costo "zero" (grazie ad appositi bonus fiscali e trasferimenti monetari) e sarā riservata solo a determinate categorie di lavoratori che potranno beneficiare dell'anticipo pensionistico senza oneri aggiuntivi. L'elenco č sostanzialmente in dirittura d'arrivo, nonostante il Governo stia vagliando la possibilitā di inserire ulteriori nuove categorie. Ed č proprio la lista delle mansioni considerate rischiose, faticose e usuranti che attualmente č al vaglio del Governo al fine di individuare chi potrebbe godere dell'uscita in anticipo senza costi. Al fine di individuare in maniera ufficiale le qualifiche specifiche sono previsti ulteriori incontri con i sindacati, anche se una prima scrematura delle mansioni e dei profili professionali coinvolti nell'operazione č stata effettuata dagli esperti dell'Inps e del ministero. Sarebbero ritenute attivitā gravose al fine dell'applicazione dell'Ape social ad esempio, quelle degli operai dell'edilizia, di macchinisti e autisti di mezzi pubblici (ad esempio treni, autobus, metropolitane) e pesanti (anche che svolgono attivitā come lavoratori autonomi), del personale sanitario e di sala operatoria e anche le maestre d'infanzia (operatrici nelle scuole pubbliche e nidi e anche in strutture private). L'anticipo pensionistico gratuito č, oltretutto, stato giā riconosciuto a favore di disoccupati anziani privi di reddito, lavoratori disabili o che assistono familiari disabili entro il primo grado. Se queste categorie saranno definitivamente confermate, i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti potranno accedere al beneficio a partire dal 2017, se aventi almeno 63 anni d'etā, e con anticipo massimo di 43 mesi. Le rate, inoltre, saranno rimborsate solo in relazione a determinate soglie reddituali che il Governo vorrebbe fissare in 1.200 euro netti, circa 1.500 lordi. Per un Ape oltre soglia, invece anche gli interessati dovrebbero provvedere a versare una quota. Come precisato, infatti, l'Ape garantirā un reddito ponte interamente a carico dello Stato per un ammontare prefissato (ferma restando la facoltā dell'individuo di richiedere una somma maggiore).
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