Data: 18/10/2016 21:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Redazione – Gli avvocati tradiscono molto meno di medici, infermieri e piloti, ma anche di ballerini e camerieri. A sostenerlo è una recente ricerca, realizzata dal portale di incontri europeo, Victoria Milan, e pubblicata sul quotidiano inglese Daily Mail. Stando allo studio, realizzato su ben 42mila adulti provenienti da 100 paesi del mondo, la professione esercitata influisce (eccome) sulla fedeltà al proprio partner.

In particolare, dalla ricerca è emerso che il luogo di lavoro è il più "comune" e "comodo" per dar vita ad una relazione extraconiugale e che il 65% delle donne intervistate ha tradito il proprio partner con un collega.

Non solo. I più propensi fedifraghi sarebbero le persone che stanno per avvicinarsi a un nuovo decennio: ossia i 29enni, i 39enni, i 49enni e persino chi sta per toccare la soglia dei 60 anni.

Ma la ricerca, ovviamente, non si ferma a questi dati, e va ad indagare su quali sono le categorie di professioni più inclini al tradimento.

A quanto pare sul "podio" degli infedeli ci sarebbero: coloro che operano nel campo della finanza (ossia, banchieri, broker e analisti); chi lavora nell'aviazione (piloti e hostess), mentre la "medaglia" di bronzo va ai sanitari, e in particolare, a medici, infermieri e assistenti.

Il quarto posto della classifica è guadagnato da chi lavora nel campo del business, come manager e amministratori delegati, e al quinto, gli sportivi (soprattutto atleti e istruttori).

Seguono i lavoratori dello spettacolo (musicisti, modelli e attori) e i lavoratori notturni: ballerini, in primis, ma anche camerieri e dj. Subito dopo, a conquistare un posto nella classifica ci sono coloro che si occupano di comunicazione, come giornalisti e pr. E, infine, tra i meno propensi all'avventura extraconiugale, ci stanno proprio gli avvocati, insieme ai giudici e alle segretarie.


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