Data: 19/10/2016 15:00:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Nessuna pena per chi ruba due salami al supermercato. La quinta sezione penale della Cassazione (sentenza n. 44092/2016 depositata ieri e qui sotto allegata) ha annullato la condanna ex art. 624 c.p. inflitta dalla corte di merito nei confronti di un uomo ritenuto colpevole del furto di due salami confezionati all'interno di un supermercato.

L'imputato, fermato dalla polizia, veniva "beccato" con la merce in macchina, ancora "fredda" sintomo inequivocabile del fatto che provenivano da una sede di conservazione a basse temperature.

Peraltro, i due salami venivano riconosciuti "senza ombra di dubbio" dal responsabile del supermercato come beni alimentari in vendita presso il banco frigo!

Tuttavia, pur concordando sul punto con i giudici di merito, la Cassazione ha accolto le doglianze dell'imputato sulla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p.

In particolare, scrivono gli Ermellini, in considerazione "del modesto valore economico della merce sottratta, delle modalità della condotta, di ridotto allarme sociale, della mancata configurabilità di qualsiasi aggravante – e – del grado dell'elemento soggettivo del reato, di non rilevante intensità", essendo evidente come la condotta dell'imputato sia stata sorretta dal dolo appena sufficiente ad indirizzarlo verso l'impossessamento degli alimenti sottratti, nella consapevolezza della loro appartenenza ad altri, nel caso di specie, "non può non riconoscersi la particolare tenuità del fatto".

Né può rilevare, ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità, il fatto che il soggetto avesse precedenti per tentato furto (con pena patteggiata).

Da qui il verdetto: sentenza annullata senza rinvio e imputato non punibile per aver sottratto i due salumi.


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