Data: 22/10/2016 11:10:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Anche inviare 19 sms in un mese pu� essere stalking, se tale comportamento � idoneo a ingenerare nel destinatario dei messaggi un grave e perdurante stato d'ansia.

Con la sentenza numero 4241/2016 del 13 ottobre scorso (qui sotto allegata), il Consiglio di Stato ha infatti confermato l'ammonimento disposto dal questore nei confronti di una donna che aveva ripetutamente inviato sms molesti a una collega.

Il Consiglio ha a tal proposito ricordato che le disposizioni dell'articolo 8 del decreto legge n. 11/2009, che ha introdotto la disciplina dell'ammonimento, danno al questore la possibilit� di valutare se e quando emanare il relativo provvedimento nell'ambito dei suoi poteri discrezionali.

Inoltre il questore � titolare non solo del potere di emettere o meno la misura dell'ammonizione ma anche di quello di decidere se farlo senza indugio o se invece sussistono le circostanze che consentono di avvisare il possibile destinatario dell'atto. Del resto, talvolta differire il provvedimento pu� comportare conseguenze anche gravi in capo a chi lo ha richiesto.

Con la pronuncia in commento, il Consiglio di Stato ha infine precisato che la possibilit� di far ricorso al provvedimento di ammonizione si ha anche con riferimento ad episodi che risalgono ad un'epoca antecedente l'entrata in vigore nel nostro ordinamento di tale misura: l'ammonizione, infatti, non soggiace al principio di irretroattivit� (impropriamente richiamato dal ricorrente), dato che non comporta l'irrogazione di una sanzione penale. In forza del principio tempus regit actum e considerando la ratio e il testo dell'articolo 8 (volto ad evitare il degenerare di certi comportamenti), all'ammonizione pu� insomma ricorrersi anche per atti anteriori al 2009.

Nel caso di specie, comunque, l'invio dei 19 sms era successivo all'entrata in vigore di tale norma e si era aggiunto ad altri comportamenti tenuti precedentemente.




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