Data: 24/10/2016 18:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - La riforma delle pensioni preveder� delle misure destinate ai giovani lavoratori, che non resteranno privi di garanzie nel loro futuro previdenziale. Parola del Ministro del Welfare, Giuliano Poletti, che in un'intervista rilasciata a Qn ha evidenziato che il destino previdenziale dei giovani sar� uno dei temi chiave del futuro intervento sulle pensioni nel 2017. 

Intanto, precisa il ministro, nell'attuale manovra "c'� il cosiddetto cumulo gratuito, la possibilit� di sommare senza oneri contributi versati in pi� gestioni. Questa novit� riguarda coloro che sono vicini alla pensione oggi, ma anche i giovani che cos� possono stare tranquilli perch� non avranno penalizzazioni pensionistiche nel passare da un lavoro all'altro". In aggiunta, anche le stimate centomila uscite anticipate stimate grazie ad Ape social e volontaria saranno fondamentali per attuare un turnover nel mondo del lavoro.

Se il destino dei pensionati e pensionandi � un tema su cui il Governo sta sfoderando opzioni per garantire un'uscita dal lavoro adeguata e dignitosa, non desta di certo poca preoccupazione la questione sull'adeguatezza delle pensioni future, proprio per i giovani che, a causa di redditi bassi e carriere discontinue, sono soggetti a maggiori rischi previdenziali.

Tema chiave che trover� spazio, promette Poletti, sul tavolo del confronti con i sindacati il prossimo anno insieme alla questione relativa alla differenziazione dell'et� pensionabile in relazione all'aspettativa di vita che "non � e non pu� essere uguale per tutti i lavori". 

Sono due le "linee d'azione" che ha chiare il Ministro: "Una � quella della previdenza integrativa e dunque degli strumenti per rafforzare l'adesione. Un'altra � la previsione di un intervento che permetta, nei casi di maggiore fragilit� contributiva, di poter contare su uno zoccolo duro, una base di appoggio stabile, una sorta di trattamento di garanzia minimo che consenta una vita decorosa".

Riforma pensioni: le principali novit�


Intanto, le nuove misure contenute nella legge di Bilancio, il cui esame � atteso questa settimana alla Camera, sono per lo pi� delineate. 

L'anticipo pensionistico (APE) rappresenta il perno dell'operazione, e sar� declinata in tre tipologie: la Social, a costo "zero", garantita ad alcune categorie di lavoratori in condizioni svantaggiate oppure occupati in settori usuranti, la Volontaria e l'Aziendale. Ad uscire dal mondo del lavoro nel 2017 vi saranno anche i c.d. precoci, con 41 anni di contribuzione, se sussistono 12 mesi di contributi versati prima del 19 anni d'et�.4

Per aumentare il potere d'acquisto dei pensionati meno abbienti, � previsto un allargamento della "no tax area", ad oggi ferma a 7.800 euro, che verr� estesa a 8.125 euro, in modo allinearla a a quella fruita dai lavoratori dipendenti.

Ancora, � prevista una maggiore platea di percettori della c.d. "quattordicesima": per i pensionati over 64 e assegno fino a 750 euro, che gi� incassano la quattordicesima, l'assegno passer� a 437 euro per chi ha fino a 15 anni di contributi, a 546 euro per chi ha fino 25 anni di contributi e  e 655 euro per chi supera i 25 anni di versamenti effettuati. Chi, invece, non percepiva l'assegno (circa 1,2 milioni di pensionati over 64) otterr� 336 euro fino a 15 anni di contribuzione, 420 euro fino a 25 anni e 504 euro oltre i 25 anni.

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