Data: 01/11/2016 12:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi - Voucher per pagare l'asilo nido o la baby sitter anche per le lavoratrici autonome e le imprenditrici. � quanto prevede il decreto del ministero del lavoro dell'1 settembre 2016 (pubblicato in G.U. il scorso) attuativo dell'estensione del contributo alle mamme imprenditrici e lavoratrici autonome per pagare la baby sitter o l'asilo nido, previsto dalla legge di stabilit� 2016.

Il voucher ha un importo di 600 euro al mese per un massimo di 3 ed � alternativo al congedo parentale. Le domande vanno presentate, tramite i canali telematici dell'Inps, entro 1 anno dalla nascita del bambino e in ogni caso, per l'anno in corso, entro il 31 dicembre.

Il contributo alle neomamme

Le madri lavoratrici "autonome o imprenditrici, ivi comprese le coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attivit� commerciali, imprenditrici agricole a titolo principale, nonch� le pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne di cui all'art. 66, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, recita l'art. 1, "al termine del periodo di fruizione dell'indennit� di maternit� e nei tre mesi successivi ovvero per un periodo massimo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino, hanno la facolt� di richiedere per l'anno 2016, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby-sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati".

La richiesta potr� essere presentata anche da coloro che hanno gi� usufruito in parte del congedo parentale.

Il contributo

Il voucher consiste in un contributo, pari ad un importo massimo di seicento euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a tre mesi, in base alla richiesta della lavoratrice interessata.

Per le baby sitter, il contributo viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro (ex d.lgs. n. 81/2015), mentre per i servizi per l'infanzia (o privati accreditati), il beneficio consiste in un pagamento diretto alla struttura prescelta, fino alla concorrenza dell'importo massimo e dietro esibizione da parte della struttura della richiesta di pagamento corredata della documentazione attestante l'effettiva fruizione del servizio.

Come accedere al beneficio

Per accedere al beneficio, la madre lavoratrice deve presentare domanda entro il 31 dicembre 2016, indicando a quale delle due opzioni (ex art. 1) intende accedere e per quante mensilit� intende usufruirne in alternativa al congedo parentale, con conseguente riduzione dello stesso.

La scelta non pu� essere modificata, salvo che tramite presentazione di una nuova domanda entro il limite temporale indicato, che comporta la revoca della precedente.

Il beneficio � erogato, nei limiti di spesa disponibili, secondo l'ordine di presentazione delle domande.

Una volta ricevuta la comunicazione di accoglimento della domanda tramite i canali telematici dell'INPS, la lavoratrice dovr� procedere all'acquisizione del voucher entro i successivi 120 giorni sempre tramite gli stessi canali. La mancata acquisizione del voucher entro il termine indicato vale come rinuncia al beneficio.

Limiti ed esclusioni

Non possono essere ammesse al beneficio, le madri lavoratrici che, relativamente al figlio per il quale intendono esercitare la facolt�: - risultano esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati convenzionati; usufruiscono gi� dei benefici di cui al fondo per le politiche relative ai diritti ed alle pari opportunit� di cui all'art. 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.

La riduzione del congedo parentale

Come dispone l'art. 6, la fruizione del voucher comporta, "per ogni quota mensile richiesta, la corrispondente riduzione di un mese del periodo di congedo parentale spettante alla lavoratrice".


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