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Data: 15/11/2016 12:30:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Nel nostro ordinamento, anche ignorare la propria moglie può essere reato. Certo quest'affermazione, detta così, potrebbe sembrare un po' semplicistica, ma neanche troppo se si guarda all'articolo 570 del codice penale. La violazione degli obblighi di assistenza familiareTale norma, infatti, punisce con la reclusione fino a un anno o con la multa da 103 a 1032 euro chiunque si sottrae dagli obblighi di assistenza che gli derivano non solo dalla sua qualità di genitore ma anche da quella di coniuge, abbandonando il domicilio domestico o serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie. Il disinteresseCome emerge leggendo tra le righe di alcune pronunce (vedi, ad esempio, la numero 21364/2011), tale norma non vuole soltanto tutelare delle violazioni specifiche inerenti il contesto familiare, ma più in generale è tesa a punire le situazioni di disinteresse verso le vicende che riguardano la famiglia e la sottrazione agli obblighi che derivano ad ognuno di noi dalla posizione assunta all'interno del nucleo familiare. Basti pensare che neanche troppi anni fa, con la sentenza numero 9440/2000, la Cassazione ha considerato penalmente rilevante e ingiustificato il comportamento di un uomo che aveva abbandonato il tetto coniugale per coltivare una diversa relazione sentimentale senza "fastidi", affermando che l'abbandono del domicilio coniugale in assenza di una giusta causa che renda intollerabile la convivenza integra senza dubbio gli estremi del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. Sottrazione dagli obblighi di assistenzaIn ogni caso, chiaramente, occorre guardare al contesto e non dimenticare che la lettura della norma del codice penale legata al dato testuale rende chiaro che la condotta tipica del reato va individuata nella sottrazione dagli obblighi di assistenza e in collegamento con tale dato, ignorare la moglie può diventare reato! |
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