Data: 14/11/2016 21:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Separazioni o divorzi? Arriva il software che calcola gli assegni "familiari" facendo risparmiare tempo e denaro. Si chiama "ReMida Famiglia", il marchio registrato per il programma giuridico che promette di misurare in soli 4 minuti l'esatto corrispettivo dell'assegno di mantenimento dovuto da un coniuge a favore dell'altro.

L'applicativo, che sarà presentato il 16 novembre a Roma per essere messo subito in commercio, è il risultato di oltre 7 anni di studio - frutto del lavoro di Gianfranco D'Aietti, ex presidente del tribunale di Sondrio e magistrato con alte competenze informatiche, oggi docente di informatica giuridica alle università di Pavia e Bocconi di Milano - ed è già stato testato in 2.500 procedimenti di separazione e divorzio.

Un risultato importante se si pensa che l'obiettivo è abbattere drasticamente i tempi dell'accordo in una fase di alta conflittualità che rallenta il lavoro dei tanti tribunali del Paese (sono oltre 89mila le separazioni e 52mila i divorzi, secondo i dati Istat).

Ma come lavora "ReMida Famiglia"?

Il programma prende in considerazione oltre 300 elementi (tra cui, i parametri della capacità lavorativa, dei redditi, del numero dei figli, dei tempi di permanenza presso i genitori, degli anni di matrimonio, delle proprietà dei coniugi, ecc.) e li calibra elaborando la giusta quantificazione dell'assegno. Si tratta di variabili che si possono graduare di caso in caso all'interno del software, ma alla base ci sono dei livelli di default tarati attraverso l'esame analitico di migliaia di separazioni consensuali (ovvero gli accordi raggiunti tra marito e moglie dati un certo reddito, il valore di una casa, un certo numero di figli). Da questo solido riferimento scientifico parte il programma per la sua elaborazione basata su variabili modificabili di volta in volta.

«Sono partito da oltre 2.500 procedimenti di separazioni consensuali e divorzi che ho trasformato in 400 schede di elaborazione matematica - chiarisce lo stesso D'Aietti a Italia - dall'analisi dei primi sono state ricavate le regole per determinare, in maniera equilibrata, le percentuali di reddito da destinare a coniuge e figli nel contenzioso. Ogni parametro ha un suo algoritmo di incremento o diminuzione ponderata: da quelli base come la determinazione dei rispettivi redditi, il valore e l'assegnazione della casa coniugale per arrivare a voci più specifiche come il tenore di vita, le persone di servizio, le vacanze e la cilindrata della vettura per le separazioni, la durata del matrimonio, le ragioni della separazione e la capacità del coniuge di percepire redditi per i divorzi. Dal loro studio si arriva così a calcolare il punto di equilibrio tendenziale medio per la determinazione della cifra oggetto di assegno: una percentuale che può oscillare dal 30% per i redditi bassi al 12-13% per i più alti».

Nel sistema sono stati poi introdotti dei correttivi, a cominciare da una sorta di equalizzatore che consente di spostarsi tra i parametri e determinare così l'importo dell'assegno.

Vedi anche nella sezione "risorse giuridiche": Lo strumento gratuito di calcolo dell'assegno di mantenimento


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