Data: 24/11/2016 18:30:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli – Il percorso del ddl Gelli verso la riforma della responsabilità medica sta giungendo alle battute finali, dopo l'approvazione da parte della Commissione XII del Senato. Ora si attende il sì di Palazzo Madama e il ritorno a Montecitorio per il via libera definitivo. 

Vediamo, quindi, le principali novità di un disegno (qui sotto allegato) che presto potrebbe diventare legge.

Responsabilità professionale dei medici

Il punto più interessante è rappresentato dall'addio alla responsabilità del medico per colpa grave nel caso in cui il sanitario agisca nel rispetto delle linee guida.

I professionisti del settore, quindi, potranno tirare un sospiro di sollievo: le tutele in loro favore dovrebbero presto aumentare.

Più nel dettaglio, infatti, la colpa grave dovrebbe essere esclusa ogni volta in cui "salve le rilevanti specificità del caso concreto, sono rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge".

Per tale strada si dovrebbe quindi giungere a una riduzione della medicina difensiva, incentivata dalla paura dei medici di essere chiamati in giudizio.

Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

Un'altra interessante novità è quella che riguarda la responsabilità civile.

Per i danni ai pazienti, infatti, la responsabilità dei medici diviene extracontrattuale, con la conseguenza che l'onere della prova dovrebbe ricadere in capo a chi lamenta di aver subito un danno dall'operato del sanitario.

Diverso, invece, è il caso della struttura ospedaliera, che invece continuerà a rispondere a titolo contrattuale e a doversi fare carico dell'onere di dimostrare l'assenza di una sua responsabilità.

Lo scopo, chiaramente, è quello di sollevare i medici e di incentivare i pazienti a rivolgersi a chi riesce a dare maggiori garanzie di solidità finanziaria.

Conciliazione stragiudiziale

Degna di nota è poi la previsione del ddl in forza della quale le cause in tribunale per i casi di responsabilità medica dovrebbero essere precedute obbligatoriamente da un tentativo di conciliazione stragiudiziale, in maniera tale da provare a definire bonariamente la questione e a far ottenere il risarcimento in tempi più brevi.

Assicurazione obbligatoria

Merita infine di essere menzionato l'obbligo per tutte le strutture sanitarie di assicurarsi per garantire il risarcimento ai pazienti, previsto dal disegno di legge e al quale si affianca, peraltro, l'istituzione di un fondo al quale questi ultimi si potranno rivolgere quando le compagnie assicurative non possono pagare perché fallite, scomparse o comunque non in grado di liquidare il danno.



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