Data: 27/11/2016 19:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Tra i comuni italiani si stanno moltiplicano le "ordinanze antisputo", tese a punire tutti coloro che hanno la cattiva abitudine di sputare per terra.

Di recente, ad esempio, a Trento � stata scelta la linea dura, con la previsione di sanzioni amministrative doppie rispetto agli altri comportamenti che compromettono il decoro urbano (come sdraiarsi in strada, innaffiare senza precauzioni, stendere i panni sulle pubbliche vie): lo sputo pu� infatti essere punito obbligando al pagamento di una multa di ammontare minimo pari a 54 euro, ma che pu� arrivare sino a 324 euro.

L'esempio trentino, peraltro, non � neanche il pi� severo: si pensi ad esempio che a Palma Campania a sputare "su area pubblica, ad uso pubblico, o da luoghi, anche privati, ma con aggetto su area pubblica o ad uso pubblico" si rischia una sanzione che pu� arrivare sino a 500 euro.

Altri Comuni, invece, sono un po' pi� clementi nel preservare il decoro urbano da questi atteggiamenti, come Rimini in cui la relativa sanzione va dai 25 euro ai 150 euro.

Oltretutto, in generale e anche dove le "ordinanze antisputo" non sono state varate, se non si "centra" bene l'obiettivo e si persiste nella condotta si rischia pure di sporcare la propria fedina penale.

In certi casi, infatti, sputare pu� anche divenire reato, in particolare quello di imbrattamento sanzionato dall'articolo 639 del codice penale con la multa fino a 103 euro e, addirittura, con la reclusione da uno a sei mesi e la multa da 300 a 1000 euro se il fatto � commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati o con la reclusione da tre mesi a un anno e la multa da 1000 a 3000 euro se il fatto � commesso su cose di interesse storico o artistico (leggi: "Sputare � reato!").



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