Data: 03/12/2016 17:30:00 - Autore: Avv. Daniele Paolanti

Avv. Daniele Paolanti - Il lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione, da sempre, è stato visto in un'ottica di garanzia, quanto ad opportunità, trattamento retributivo e previdenziale. Contestualmente, ci si pone sovente l'interrogativo di conoscere quanto guadagnino i dipendenti delle amministrazioni dello Stato, quali siano le fonti dalle quali attingere informazioni circa i predetti trattamenti. Iniziamo con il dire che la riforma operata dal Ministro Madia ha novellato la materia in modo incisivo, andando soprattutto ad emendare taluni profili pertinenti lo status nonché le prospettive di carriera. Nelle statistiche vengono qualificati come dirigenti della p.a. (oltre ovviamente coloro i quali siano in possesso di detta qualifica, ad es., negli enti locali) anche i medici (ritenuti tutti dirigenti), mentre per le forze di polizia sono esclusi dal novero coloro i quali abbiano "trattamento superiore". Sono inoltre esclusi dalla categoria i professori universitari. Stando dunque ad una statistica rilevata da Il Sole 24 Ore, il totale dei dipendenti in possesso della qualifica dirigenziale ammonta a complessive 66mila unità, corrispondenti al 2,57% degli occupati nel pubblico. Procediamo, dopo questa veloce premessa introspettiva, alla disamina della disciplina normativa dei rapporti di impiego con la pubblica amministrazione per passare poi ad una rapida indagine circa l'ammontare dei guadagni della classe dirigenziale.

Il rapporto di pubblico impiego

La disamina dei rapporti di pubblico impiego non può prescindere dalla preventiva indagine circa il dettato costituzionale. L'art. 97 Cost., a tal specifico riguardo, così espone: "I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge". Ulteriore parametro normativo di riferimento è l'art. 35 del D.Lgs. 165 del 2001 dal quale si apprende che "L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro:
a) tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno;
b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali e' richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità". Dunque la selezione del personale avviene con modalità che si rivelino idonee a garantire la professionalità del personale dipendente, il possesso dei requisiti fisici e psichici idonei all'impiego e la cittadinanza italiana (Pr approfondimenti, vai alla guida legale sull'accesso al pubblico impiego").

Quanto guadagnano i dipendenti pubblici?

Dettagli relativi al personale della Pubblica Amministrazione sono rinvenibili nel rapporto dell'Agenzia Aran aggiornato al 2013 dal quale si apprende a quanto corrisponde la popolazione della pubblica amministrazione ed il riparto dei ruoli. Per il trattamento retributivo dobbiamo invece fare riferimento al conto annuale del personale che viene normalmente redatto dalla Ragioneria dello Stato.

All'interno di detta risorsa sono indicati, con esaustività e precisione, gli stipendi indicativi delle categorie di dipendenti pubblici ed i relativi guadagni.

Si riporta, a titolo esemplificativo, qualche caso di stipendio in rapporto alla posizione assunta: personale di altissimo pregio è quello dei diplomatici (quasi 900) che guadagnano annualmente circa 200.000 euro, mentre i magistrati indicativamente 144.000,00 euro; invece i quasi 700 dirigenti apicali del Servizio Sanitario Nazionale guadagnano molto di più rispetto ad un dirigente di I fascia del ministero dell'Economia britannico. Da ultimo, per soddisfare le curiosità dei più, si segnala come (per il 2012) i circa 12 dirigenti apicali dei cappellani militari di esercito e polizia guadagnino quasi 100.000 euro.


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