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Data: 14/12/2016 18:30:00 - Autore: Gabriella Lax di Gabriella Lax - Il nuovo ministro dell'istruzione ha mentito sulla sua laurea? Continua la bufera su Valeria Fedeli, 67 anni, dopo la lettera anonima pubblicata dal sito Dagospia, in cui si denunciava che il diploma di laurea in scienze sociali dichiarato dalla ministra nel suo curriculum è un corso istituito pochi anni fa. Secondo le rimostranze quello di cui realmente è in possesso la Fedeli è solo un diploma alla scuola degli assistenti sociali di Milano, col quale la senatrice è entrata nel sindacato, dove è restata negli ultimi 34 anni. Nel curriculum si leggeva "Finite le scuole mi sono trasferita a Milano per iscrivermi dove ho conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ho incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. La passione politica, la voglia di battersi per le donne e per il cambiamento democratico erano già parte di me". Tuttavia il diploma di laurea di scienze sociali non sarà istituito prima del 1998 (ma in via sperimentale a Trieste e Roma) e del 2000 quando la nostra era già segretaria nazionale del sindacato dei tessili. Secondo chi l'accusa il fatto grave è che a dirigere scuola e università in Italia è stata messa non solo una persona che non è laureata ma, cosa più riprovevole, una persona che sembra aver millantato per laurea in scienze sociali un semplice diploma della scuola per assistenti sociali. A qualche ora dai fatti, peraltro, il sito è stato modificato e la parola "laurea" sulla pagina web della ministra è sparita. È rimasto scritto "diploma per assistenti sociali". Mentre il portavoce del ministro afferma che la correzione dell'imperfezione è stata fatta considerate le polemiche. Dal sito del ministro però è sparito anche il curriculum in versione pdf in cui c'era scritto "laureata in servizi sociali (attuale laurea in Scienze Sociali)".
Al via il nuovo GovernoNel pomeriggio intanto, dopo la fiducia alla Camera, il governo Gentiloni ha ottenuto la fiducia anche al Senato con 169 sì. Ala e Lega non hanno partecipato al voto mentre il M5S ha votato contro. Il governo di Matteo Renzi, il 25 febbraio del 2014, ottenne la prima fiducia del Senato con lo stesso numero di voti favorevoli. E subito il nuovo esecutivo si è messo al lavoro con il Consiglio dei Ministri n. 2. Ecco dunque come è composta la squadra di Governo, tra le conferme: Marianna Madia alla Semplificazione e alla Pubblica Amministrazione; Andrea Orlando alla Giustizia; Roberta Pinotti alla Difesa; Pier Carlo Padoan all'Economia; Dario Franceschini ai Beni Culturali; Carlo Calenda allo Sviluppo Economico; Maurizio Martina alle Politiche Agricole; Gianluca Galletti all'Ambiente; Graziano Delrio ai trasporti; Beatrice Lorenzin alla Salute; Enrico Costa agli Affari Regionali; Giuliano Poletti al Lavoro. Le new entry saranno: Angelino Alfano dall'Interno agli Esteri, sostituito al Viminale da Marco Minniti, Valeria Fedeli all'Istruzione e di Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento. Diventano ministri i sottosegretari uscenti Luca Lotti, con delega allo Sport e Claudio De Vincenti, con delega alla Coesione Territoriale e al Mezzogiorno. Maria Elena Boschi è sottosegretario con il ruolo particolare di "segretario del Consiglio dei ministri"(già affidato a De Vincenti).
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