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Data: 16/12/2016 18:00:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - La riforma della responsabilità medica diventi legge al più presto, senza interrompere l'iter del ddl attualmente all'esame del Senato. È l'appello della Federazione degli Ordini dei medici, il cui Consiglio nazionale, riunito in queste ore a Roma, ha conferito mandato al Comitato centrale di mettere in atto "ogni possibile iniziativa volta a una rapida approvazione". Il testo del Ddl Gelli, evidenziano i camici bianchi in una nota, è "frutto di un lungo lavoro condiviso da Camera e Senato e rappresenta un punto di sintesi tra il diritto dei cittadini a essere tutelati e quello dei medici a curare con serenità". Il nostro auspicio – proseguono "è che si riesca finalmente ad avere questa legge attesa da decenni, che restituirà serenità ai nostri professionisti, rinsaldando così la relazione terapeutica e garantendo il diritto a cure sicure ed efficaci, oltre che quello a un giusto risarcimento". L'approvazione del ddl si ricorda, prevista nei giorni scorsi, ha subito un "brusco" stop per via del referendum e ora si invoca di arrivare al traguardo per sanare la "frattura" che si è creata "tra il mondo del diritto e quello della sanità" afferma lo stesso relatore del provvedimento Federico Gelli. La responsabilità medica è una materia, infatti, sulla quale, ha dichiarato il cassazionista Giacomo Travaglino, consigliere della III Sezione civile, "aldilà del decreto Balduzzi, venivamo da vent'anni di sistema esclusivamente giurisprudenziale. Avevamo cioè una serie di sentenze, figlie di casi singoli, senza nessun impianto normativo di base". "Il consenso su questo provvedimento è tanto più grande quanto maggiore è stata la condivisione tra le due Camere su ogni passaggio, l'attenzione su ogni osservazione - aggiunge Amedeo Bianco, relatore al Senato. Per questo, "se si continuerà sulla strada della collaborazione – conclude Gelli - si potrebbe arrivare all'approvazione definitiva entro gennaio".
Qui i contenuti del ddl Gelli |
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