Data: 21/12/2016 11:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - Viene chiesto a gran voce da pi� fronti il rinvio al 2020, da parte dei Comuni, dell'applicazione della direttiva Bolkestein relativa agli ambulanti, recepita in Italia nel 2010. 
La sospensione avrebbe "l'obiettivo di arrivare a un'uniformit� dei bandi e soprattutto delle scadenze che attualmente  sono diversificate dal 2017 al 2020": cos� si esprime il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), a seguito del parere dell'Autorit� Garante per la concorrenza e il mercato sulla cosiddetta "Bolkestein".

Il Garante, infatti, ha dato parere contrario e contestato i criteri e le procedure stabiliti dell'intesa Stato-Regioni con i quali i Comuni stanno provvedendo alla pubblicazione dei bandi per l'assegnazione delle concessioni nei mercati

In tal modo, tuttavia, si � andata a creare, precisa Marco Cigni, Segretario Fivag-Felsa Cisl di Firenze "una situazione destabilizzante per la categoria degli ambulanti e di confusione tra i comuni", molti dei quali, infatti, avrebbero gi� pubblicato i bandi, in modo caotico e diverso l'uno dall'altro.

Con l'intervento dell'Autorit�, a mezzo di un parere formalmente inviato il 15 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico, alla Conferenza Unificata Stato Regioni ed alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, le richieste di immediata sospensione della direttiva Bolkestein diventano ancora pi� numerose e rigorose.

Il rinvio al 2020 consentirebbe, infatti, di adottare bandi comunali che mantengano i requisiti di anzianit� ed esperienza pregressa, per evitare che un interno comparto (in Italia si parla di 196.000 attivit� e circa 1 milione di soggetti) possa essere travolto socialmente ed economicamente dagli effetti di una procedura "liberalizzatrice", ovverosia "che fondi di investimento e multinazionali arrivino  (...) a fare shopping di banchi e chioschi. Ne va del  destino di migliaia di famiglie" puntualizza Stella con riferimento alla Toscana, regione del centro nord con la pi� elevata densit� di esercizi ambulanti rispetto alla popolazione residente

Cos'� la direttiva Bolkestein?

Sono molte le proteste dei cittadini succedutesi negli ultimi tempi in molte citt� italiane contro la messa a bando delle licenze e contro la direttiva dell'Unione Europea 2006/123/CE, conosciuta come direttiva Bolkestein e relativa ai servizi nel mercato europeo comune. Approvata ed emanata nel 2006, la direttiva prende il nome dal suo curatore e sostenitore, l'ex commissario europeo per la Concorrenza e il Mercato interno, Frits Bolkestein. 

Il provvedimento mira a garantire la libera circolazione dei servizi all'interno dell'Unione Europea, tramite un processo di semplificazione e liberalizzazione: in tal modo, ogni cittadino appartenente all'UE potr� proporre la propria attivit� liberamente e senza barriere nei vari paesi comunitari, bypassando procedure burocratiche discriminatorie, espletando le formalit� via internet e affidandosi a sportelli unici.

La "novit�" che ha ingenerato maggiori critiche e le proteste riguarda l'applicazione della direttiva agli ambulanti che, recepita dal governo italiano con decreto legge nel 2010, rimette a bando tutte le concessioni per il commercio su area pubblica entro il maggio 2017.

In sostanza, l'autorizzazione per il commercio su aree pubbliche potr� essere rilasciata, oltre che a persone fisiche e a societ� di persone, anche a societ� di capitali regolarmente costituite o a societ� cooperative. Una scelta che andr� a danneggiare inevitabilmente i piccoli ambulanti, poich� le licenze potranno essere rilasciate ai colossi della distribuzione (S.p.A. e S.r.l.) che fagociteranno le piccole imprese e quelle a regime familiare.

Il recente parere dell'Autorit� Garante, va a minare seriamente la pubblicazione dei bandi da parte di Comuni, stante criteri fortemente contestati.


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