Data: 27/12/2016 22:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli – Il diritto alimentare è un settore che, da sempre complesso, negli ultimi tempi è divenuto ancora più ingarbugliato.

Così in Italia le tantissime imprese che puntano sull'alimentazione si trovano spesso abbandonate e prive di un sostegno legale adeguato che le aiuti a confrontarsi con i temi complessi che quotidianamente devono affrontare.

Etichettatura

Per capire di cosa stiamo parlando, basta pensare all'etichettatura, ovverosia un'operazione apparentemente semplice ma che, in realtà, presenta numerosi cavilli che la rendono decisamente delicata.

È proprio dall'etichetta, infatti, che passano la protezione dei consumatori, la trasparenza, la food security e la food safety. Tutte materie che trovano una specifica e dettagliata fonte di disciplina nel regolamento dell'Unione Europea numero 1169 del 2011, che si occupa, appunto, della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

Birra artigianale

Oltretutto, la legislazione dell'Unione Europea non è l'unica che va conosciuta.

Ad essa si affiancano numerosi provvedimenti interni che rendono la corretta gestione legale del settore agroalimentare un affare complesso.

Guardando all'Italia e ai provvedimenti recenti, si pensi ad esempio alla legge numero 154/2016, che a partire dallo scorso agosto ha messo dei paletti ben precisi per l'utilizzo della denominazione "birra artigianale".

Private label

Il problema delle etichette, poi, passa anche per la commercializzazione di private label.

Si tratta, in sostanza, di quei prodotti che vengono marcati con la stessa denominazione della catena distributiva e attorno ai quali si annidano le problematiche che derivano dal fatto che a fabbricare un prodotto alimentare è un soggetto diverso da quello che lo produce. In simili casi, infatti, la questione della responsabilità di ciò che viene scritto in etichetta tocca tematiche delicate e difficili da bilanciare.

Sofisticazione alimentare

Che dire poi della sofisticazione alimentare?

Si tratta di un fenomeno purtroppo molto diffuso, che ha portato all'introduzione nel codice penale di uno specifico articolo, il 517-quater, con lo scopo di reprimere la contraffazione di denominazione d'origine o di indicazioni geografiche tipiche.

Anche in questo caso il ruolo dei legali, nella gestione e nella prevenzione del fenomeno (che spesso passa per l'inconsapevolezza), è fondamentale.

Conservazione dei prodotti

Ultima questione degna di nota, trattata in un elenco lungi dall'essere completo, è quella della permanenza dei prodotti sugli scaffali.

Non sempre, infatti, la regola del "first in, first out" può essere rispettata, dato che non mancano i casi in cui la "shelf life" dei prodotti è regolamentata dettagliatamente.

In alcuni casi è l'Unione Europea a provvedervi, in altri sono i singoli punti vendita.

E di ciò deve tenersi conto, data l'importanza a livello di produzione del termine sino al quale, considerata la data di scadenza, i prodotti possono restare sugli scaffali dei distributori.

Food lawyers

Tutto quanto detto disegna solo uno scorcio delle problematiche che un prodotto alimentare deve affrontare nel percorso che lo accompagna sino alla tavola del consumatore.

Le norme sono sempre più numerose, gli adempimenti sempre più complessi...e i food lawyers una merce rara.

Tanto che può senza remore esclamarsi che il futuro, per gli avvocati, è nel cibo.


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