Data: 14/01/2017 16:30:00 - Autore: Redazione

di Redazione - Dopo tre lustri il contenzioso tra la Crossland Enterprises e l'Adfra, si � concluso. La Cassazione (con la sentenza n. 503/2017 qui sotto allegata) ha decretato definitivamente che il noto inviato di Striscia La Notizia, il Gabibbo, non � un plagio dell'americano "Big Red", mascotte sportiva della Western Kentucky University.

Gli Ermellini, non solo l'hanno data vinta a Mediaset e Fininvest, assicurando cos� un lungo futuro al pupazzo della trasmissione satirica di Antonio Ricci, ma si sono prodigati in una lunga dissertazione sulle differenze tra i due personaggi.

Per i giudici di piazza Cavour, intanto, come ritenuto dalla corte d'appello, Big Red non ha tratti cos� particolari da distinguerlo da altri pupazzi, che, partendo da Barbapap� ai Muppets, rappresentano "goffi umanoidi, costituiti da una massa amorfa di colore rosso, con grande testa e occhi e bocca larga". E dunque la creazione dello studente Ralph Carey non � cos� originale da "raggiungere la soglia della creativit� minima richiesta per la tutela" del diritto d'autore.

E non ci sono solo differenze estetiche tra i due pupazzi (dalla forma degli occhi, al taglio della bocca, ecc.), ma anche di "personalit�": uno � tifoso di pallacanestro e l'altro reporter.

Big Red, insomma, per il Palazzaccio, � "un'espressione scontata e banale" sia per la "semplicit� delle linee" "delle soluzioni grafiche, di idee formali realizzate" e, dunque, il plagio va escluso.

Per cui la richiesta delle societ� americane che avevano fatto causa a Mediaset e Fininvest chiedendo di levare dallo schermo il molleggiato pupazzo rosso, va rigettata.

Il Gabibbo, ha commentato soddisfatto Antonio Ricci, "rappresenta il populismo, la pancia, non parla: rutta. Vuol significare che in tv qualunque banale pupazzo, se bercia o arringa moraleggiando, pu� ottenere il massimo della credibilit� e popolarit�. Condannarlo � insomma � sarebbe stata una vera e propria assurdit�".


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