Data: 24/01/2017 18:00:00 - Autore: Domande e Risposte

Domanda: "Il padre può opporsi al diritto della madre di abortire?"

Risposta: "La scelta ultima di abortire resta, nel nostro ordinamento, una prerogativa della donna, senza che ad essa il padre del concepito possa opporsi.

L'articolo 5 della legge numero 194/1978, infatti, prevede (ai commi 1 e 2) la presenza dell'uomo nel consultorio, nella struttura sanitaria o presso il medico di fiducia ai quali si rivolge la madre, solo nel caso in cui quest'ultima vi acconsenta.

Quindi, pur riconoscendo l'importanza del padre del concepito nel percorso che porta una donna alla scelta di interrompere la gravidanza, tale norma non permette allo stesso di ostacolare un simile percorso e lascia l'ultima parola alla madre.

In passato non è mancato chi ha tentato di far valere l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5 nella parte in cui attribuisce alla donna il diritto di decidere in via esclusiva circa la prosecuzione o l'interruzione di una gravidanza, ma con la sentenza numero 11094/1998 la Corte di cassazione, interessata della questione, ha ritenuto che essa, oltre che irrilevante nel caso di specie, è infondata.

Ancora nel 2006 l'impossibilità per un uomo di opporsi alla decisione della donna di abortire è balzata agli onori della cronaca a seguito di una decisione del Tribunale di Monza che ha respinto la richiesta di un uomo di essere risarcito dalla moglie per aver questa abortito senza coinvolgerlo.

Nel caso di specie, infatti, non si è potuto far altro che guardare a quanto stabilito dalla legge 194:

la donna è l'unica titolare del diritto di abortire ed essa, nel rispetto dei limiti di legge, è libera di autodeterminarsi senza che possa essere attribuito un peso in senso contrario all'opposizione o al diritto alla paternità del padre del concepito".


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