Data: 02/02/2017 12:00:00 - Autore: Dott. Roberto Paternicò
di Roberto Paternicò - La Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge n.3671-bis che delega il Governo a riformare le discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza. La palla passa, ora, al Senato.

Gli aspetti salienti del Disegno di Legge, in particolare modo, per le procedure concorsuali riguardano:

- l'introduzione dell'"allerta", tra gli strumenti di composizione stragiudiziale della crisi e cioè una fase preliminare per anticipare la crisi d'impresa e assistere la sua risoluzione;

- la facilitazione all'accesso dei piani di risanamento e alla ristrutturazione dei debiti;

- la semplificazione delle regole processuali in termini d'incertezze interpretative, anche di natura giurisprudenziale;

- l'unicità della procedura per tutte le situazioni di crisi e d'insolvenza, in caso d'introduzione in giudizio della crisi, per poi cambiare, a secondo dei casi, in una procedura conservativa ovvero liquidatoria;

- un sistema di garanzie mobiliari non possessorie, nell'ambito della disciplina dei privilegi;
- la scelta del tribunale competente in funzione delle dimensioni e tipologia delle procedure concorsuali mentre le procedure di maggiori dimensioni sono attribuite al tribunale delle imprese (distretto di corte d'appello);

- l'eliminazione della procedura fallimentare e la sostituzione con la liquidazione giudiziale per cui il curatore diviene il "dominus" della procedura e in presenza di nuove risorse si potrà passare, anche, a un concordato di natura liquidatoria;
- l'eliminazione, in sostanza, della liquidazione coatta amministrativa;
- l'esdebitazione (liberazione dei debiti non onorati) di diritto, quindi, non dichiarata dal giudice per le insolvenze di minori dimensioni;

- l'introduzione di una specifica disciplina di crisi e insolvenza dei gruppi di imprese da sovraindebitamento.

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