Data: 03/02/2017 16:30:00 - Autore: Marina Crisafi

di Marina Crisafi � D'ora in poi chi si trova a chiamare il call center di una societ� (dalla compagnia telefonica alla corrente elettrica per intendersi) potr� chiedere di parlare con un operatore italiano. � una delle novit� previste dall'ultima legge di bilancio che ha approvato nuove regole per il funzionamento dei call center.

In particolare, come spiega una nota del Mise, gi� dal 1� gennaio 2017 quando un utente effettua o riceve una chiamata da un call center deve essere immediatamente informato riguardo al Paese in cui � fisicamente collocato l'operatore che risponde.

Inoltre, tutti gli operatori economici che svolgono attivit� di call center devono obbligatoriamente iscriversi al "Registro degli operatori di comunicazione" tenuto dal Garante per le comunicazioni, fornendo tutte le numerazioni telefoniche messe a disposizioni del pubblico e utilizzate per i servizi di call center.

Per chi localizza (anche affidando in outsourcing a terzi) l'attivit� di call center in un paese fuori dall'Unione Europea � altres� obbligatorio comunicarlo almeno 30 giorni prima al Ministero del Lavoro, al Mise e al Garante della Privacy. Il nuovo obbligo vale anche per chi ha localizzato l'attivit� al di fuori del territorio nazionale dell'Ue prima del 2017. In tal caso, si avr� tempo fino a 2 marzo prossimo per le comunicazioni.

Ulteriore novit� prevista dalla legge di bilancio, spiega ancora il Mise, � la "responsabilit� solidale tra committente e gestore del call center". Per cui chi affida il servizio a un call center esterno dovr� risponderne insieme al soggetto gestore.

Quanto all'obbligo di far parlare gli utenti con un operatore italiano, per i call center collocati fuori dal territorio nazionale, lo stesso scatter� a partire dal 1� aprile 2017 e dovr� essere adempiuto, previa richiesta dell'utente con immediato trasferimento nel corso della medesima chiamata.

Le sanzioni previste per le violazioni alla nuova disciplina arrivano fino a 50mila euro per ogni giornata e a fino a 150mila per ciascuna comunicazione omessa o tardiva.


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