Data: 03/02/2017 17:00:00 - Autore: Redazione

di Redazione - "Nonostante la legge sul divorzio sia ormai datata agli anni '70, e nonostante qualche scialbo tentativo di modifica nel 2006 con il cosiddetto 'affido condiviso', le condizioni socio-economiche dei padri separati sono ancora umilianti". Inizia cos� la petizione lanciata su Change.org per i diritti dei padri separati che, in pochi giorni, ha gi� raccolto oltre 2mila firme.

Un appello, rivolto al dipartimento delle pari opportunit� e alla magistratura, per dire "No ai giudici che continuano con sentenze disumane" che impongono "il mantenimento ai padri anche se sono disoccupati o in precarie condizioni lavorative" senza considerare "la capacit� reddituale della madre" o "incredibilmente anche se la � stessa � percepisce salari maggiori del padre".

Ma non solo. Ad essere oggetto di critica sono anche le decisioni che "non concedono giuste quantit� di tempo ai padri separati per stare coi figli". La percentuale di padri eletti "affidatari principali", si legge infatti nel testo, "� ancora ridicola (attorno al 5%) e non per mancata volont� degli stessi ma per pregiudizio culturale strettamente italico che vede la madre suprema figura educativa per i piccoli".

Da qui l'appello a far finire "queste ingiustizie sociali" nei confronti degli uomini e ad abolire "il concetto che una pessima madre � preferibile a un ottimo padre".


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