Data: 06/02/2017 17:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - I nostri studenti scrivono male in italiano. � questo l'allarme lanciato a parlamento e governo da oltre seicento docenti universitari, tra loro accademici, storici, filosofi, sociologi ed economisti, promossa dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilit�. �� chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente�. Si legge cos� nell'incipit della missiva indirizzata a presidente del Consiglio, ministra dell'Istruzione e Parlamento, fatta girare tra i docenti per raccogliere le firme. Ed ancora �Da tempo i docenti universitari denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori appena tollerabili in terza elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcune facolt� hanno persino attivato corsi di recupero di lingua italiana�. Tra le possibili cause �il tema della correttezza ortografica e grammaticale � stato a lungo svalutato sul piano didattico�. Secondo i docenti ci� che necessita � �una scuola davvero esigente nel controllo degli apprendimenti oltre che pi� efficace nella didattica, altrimenti n� il generoso impegno di tanti validissimi insegnanti n� l'acquisizione di nuove metodologie saranno sufficienti. Ci sono alcune importanti iniziative rivolte all'aggiornamento degli insegnanti, ma non si vede una volont� politica adeguata alla gravit� del problema�. 

Nella lettera, gli insegnanti non si limitano a prendere coscienza della situazione ma favoriscono dettagliate linee d'intervento per arrivare, �al termine del primo ciclo� di studi, ad un �sufficiente possesso degli strumenti linguistici di base da parte della grande maggioranza degli studenti�. Le proposte riguardano: �una revisione delle indicazioni nazionali che dia grande rilievo all'acquisizione delle competenze di base, fondamentali per tutti gli ambiti disciplinari. Tali indicazioni dovrebbero contenere i traguardi intermedi imprescindibili da raggiungere e le pi� importanti tipologie di esercitazioni; l'introduzione di verifiche nazionali periodiche durante gli otto anni del primo ciclo: dettato ortografico, riassunto, comprensione del testo, conoscenza del lessico, analisi grammaticale e scrittura corsiva a mano. Sarebbe utile la partecipazione di docenti delle medie e delle superiori rispettivamente alla verifica in uscita dalla primaria e all'esame di terza media, anche per stimolare su questi temi il confronto professionale tra insegnanti dei vari ordini di scuola�. Hanno firmato la missiva anche Massimo Cacciari e Roberto Esposito, Ernesto Galli della Loggia e Luciano Canfora, Carlo Fusaro e Paolo Caretti nonch� gli accademici della Crusca.


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