Data: 12/02/2017 16:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Test antidroga a campione per medici e insegnanti. In Lombardia è stata approvata dal Consiglio regionale una mozione per portare al tavolo Stato Regioni la proposta per estendere a livello nazionale i controlli a campione anche al personale sanitario e scolastico. Non è stato invece accolto un emendamento dei Cinque Stelle che chiedeva l'estensione dell'obbligo anche a coloro che ricoprono cariche pubbliche o hanno ruoli di responsabilità pubblica, a partire dai consiglieri regionali. 

La motivazione è resa nota dal primo firmatario della mozione Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione. «Alcuni fatti di cronaca hanno posto alla luce il problema della stabilità psichica del personale medico - ha spiegato, infatti De Corato  ricordando - che l'anestesista dell'ospedale di Saronno, accusato di omicidio, faceva uso di cocaina». Molti lavoratori - spiega ancora il capogruppo - sono già oggi soggetti a sorveglianza (conducenti di veicoli con patente c, personale addetto alla circolazione dei treni, impiegati che maneggiano gas tossici), ma non gli insegnanti e i medici. «Non vogliamo aprire una caccia alle streghe, ma dare una sorveglianza sanitaria a soggetti deboli che operano in campi molto delicati, come la salute o l'educazione dei nostri ragazzi». Quasi scontata la polemica. Le affermazioni, infatti, non sono piaciute alla sinistra che parla di "criminalizzazioni di due intere categorie". Chiara Cremonesi di Sel chiarisce che «strumentalizzando fatti di cronaca il centrodestra ha approvato una mozione allucinogena». Si arriverà alla criminalizzazione di due intere categorie e «sembra assurdo mettere in relazione, come il testo votato fa, la stabilità psichica con l'uso di droghe - ha aggiunto la Cremonesi. «Sanitari e docenti svolgono lavori stressanti e a rischio Burnout e credo che per questo andrebbero tutelati sulle condizioni di svolgimento delle loro professioni, non certo sottoposti a controlli antidroga». Tuttavia, per i pentastellati «è questione di coerenza - dice Paola Macchi che conclude - dobbiamo dare il buon esempio a partire da noi stessi che assumiamo decisioni che necessitano di assoluta lucidità». Ora, resta da attendere l'esame della proposta al tavolo Stato-Regioni. 


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