Data: 14/02/2017 11:10:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli - In caso di locazione di un appartamento ammobiliato, al termine del contratto il conduttore deve restare lontano dalla tentazione di portare via con s� alcuni oggetti che, anche se divenuti familiari dopo il ripetuto utilizzo, non per ci� solo possono essere considerati di sua propriet�. In altre parole, se fu il locatore a consegnarglieli unitamente alla casa, � l� che devono restare anche quando il rapporto contrattuale viene a cessare.

Il nostro ordinamento, infatti, all'articolo 646 c.p. punisce come reato la cd. appropriazione indebita, ovverosia il comportamento di chi si appropria del denaro o della cosa mobile altrui, della quale abbia a qualsiasi titolo il possesso, al fine di procurare a s� o ad altri un ingiusto profitto (vai alla guida: "L'appropriazione indebita"). Il rischio che corre il conduttore, quindi, non � da poco: quello di subire una reclusione fino a tre anni e di dover pagare una multa fino a milletrentadue euro.

Richiesta di restituzione

Oltretutto, come ribadito anche dal Tribunale di Genova con la sentenza numero 3938/2016 qui sotto allegata, ai fini della sussistenza dell'illecito non � neanche necessaria la richiesta del locatore di restituzione del bene del quale il conduttore si � indebitamente appropriato, essendo infatti sufficiente che quest'ultimo abbia dato allo stesso una destinazione diversa rispetto a quella originaria.

Beni sottratti

A nulla importa, poi, che il bene sottratto sia di grande valore o di valore pi� modesto, n� che il conduttore si appropri di una sola cosa presente nell'appartamento o di pi� di una: sempre tenendo conto delle norme che regolano il nostro sistema penale, infatti, anche la sottrazione di un armadio (come dimostra il caso oggetto della pronuncia sopra citata) pu� comportare una condanna penale, senza che a tal fine sia indispensabile portare via pi� cose o cose di valore pi� consistente come cucina o elettrodomestici.


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