Data: 26/03/2017 19:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Un incentivo economico per adottare un cane. L'iniziativa "svuota canile" � stata adottata anche dal Comune di Palermo, dallo scorso gennaio. Dal 16 gennaio scorso, grazie ad un bando da 126mila euro, � stato possibile inviare le domande per l'adozione di un cane beneficiando dell'incentivo economico di 480 euro. La determina ufficiale appena pubblicata sul sito del Comune presenta delle differenze rispetto a quella che circolava lo scorso dicembre e che ha scatenato l'ira delle associazioni animaliste palermitane. Come riferisce Live Sicilia, da gennaio cittadini o associazioni e strutture rifugio certificate potranno accedere al sito del Comune di Palermo, scaricare i moduli e fare richiesta per adottare un cane al momento in stallo al canile comunale o in custodia in tutti i rifugi in convenzione con l'amministrazione comunale. In caso di accettazione della domanda, il soggetto potr� scegliere il cane da adottare, che verr� consegnato gi� sterilizzato, dotato di microchip, di certificazione sanitaria e volturato a nome di chi adotta. La grande novit� sta nell'erogazione dell'incentivo economico. A dicembre si prospettava un'erogazione dell'intero bonus dopo sei mesi dall'adozione, oggi nel documento ufficiale viene delineata un procedura diversa: il pagamento verr� effettuato in due tranche, met� dell'importo dopo quattro mesi e l'altra met� a un anno dall'adozione. "Il nuovo padrone avr� l'obbligo � � scritto nell'avviso pubblico del Comune - di sottoporlo a tre verifiche gratuite di controllo presso la struttura di via Tiro a segno per consentire la verifica delle condizioni di salute del cane. Delle tre, almeno due sono obbligatorie, pena la decadenza dell'erogazione dell'incentivo".

Sull'iniziativa c'� da registrare l'intervento della presidente nazionale dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) Carla Rocchi che manifesta forte contrariet� alla concessione, da parte del Comune, del bonus di 480 euro per ogni cane adottato dal canile e che spiega: �Cos� come � stata organizzata questa iniziativa rischia di alimentare un vero business sulla pelle dei cani. Sembra infatti che non siano previsti controlli n� pre n� post affido sugli adottanti e che lo stesso controllo veterinario previsto sei mesi dopo l'avvenuta adozione possa essere in qualche modo bypassato dai malintenzionati. Il progetto, in sostanza a detta della Rocchi, presenta lacune molto gravi che potrebbero avere gravi conseguenze per la salute, per il benessere e forse persino per l'incolumit� degli animali�. A tal proposito, la senatrice del Pd Silvana Amati ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute e al Ministro della Giustizia denunciando come la strategia seguita dal Comune di Palermo non affronti e non risolva le vere cause alla base del randagismo, e chiedendo di sospendere la procedura ed aprire un confronto con le associazioni

Polemiche a parte, l'iniziativa di Palermo non � l'unica nel Belpaese. Sono molti infatti gli esempi positivi offerti dai Comuni italiani, da Nord a Sud, che hanno previsto sgravi a vario titolo per chi adotta il peloso dal canile. A Cestenaso, provincia di Bologna, l'adozione attestata dal personale del canile, far� ottenere alla famiglia un risparmio di 100 euro sulla TARI per tre annualit� consecutive. Ad Avellino, invece, sar� versato un contributo economico fino a un massimo di 700 euro l'anno, pari alla quota Tares della famiglia, a chi salver� un amico peloso dal canile. Anche a Bisceglie, l'intestatario di un'utenza relativa alla tassa dei rifiuti urbani, che adempie gli obblighi tributari comunali, potr� ottenere dall'adozione una riduzione della somma pari al 70% del dovuto, fino a un massimo di 500 euro se accoglie in famiglia un cane custodito da almeno tre anni. L'importo scende al 50% del dovuto se il peloso � in custodia da almeno 180 giorni fino ad un massimo di tre anni. 

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