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Data: 31/03/2017 15:00:00 - Autore: Edoardo Di Mauro Avv. Edoardo Di Mauro - Cosa succede se viene violata l'autorizzazione integrata ambientale? Ecco costa stabilisce il T.U. Ambiente, in particolare: le fattispecie di illecito amministrativo e quelle di reato (contravvenzioni). Illecito amministrativoIl d.lgs. 152/2006 stabilisce all'articolo 29 quattordecies che alvo che il fatto costituisca reato, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 euro a 15.000 euro nei confronti di colui che pur essendo in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale non ne osserva le prescrizioni o quelle imposte dall' autorità competente. ContravvenzioniAggiunge poi che "salvo che il fatto costituisca più grave reato, si applica la sola pena dell'ammenda da 5.000 euro a 26.000 euro nei confronti di colui che pur essendo in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale non ne osserva le prescrizioni o quelle imposte dall' autorità competente nel caso in cui l'inosservanza: a) sia costituita da violazione dei valori limite di emissione, rilevata durante i controlli previsti nell'autorizzazione o nel corso di ispezioni di cui all'articolo 29-decies, commi 4 e 7, a meno che tale violazione non sia contenuta in margini di tolleranza, in termini di frequenza ed entità, fissati nell'autorizzazione stessa; b) sia relativa alla gestione di rifiuti; c) sia relativa a scarichi recapitanti nelle aree di salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano di cui all'articolo 94, oppure in corpi idrici posti nelle aree protette di cui alla vigente normativa". Infine nei casi sopra previsti e salvo che il fatto costituisca più grave reato, si applica la pena dell'ammenda da 5.000 euro a 26.000 euro e la pena dell'arresto fino a due anni qualora l'inosservanza sia relativa: a) alla gestione di rifiuti pericolosi non autorizzati; b) allo scarico di sostanze pericolose di cui alle tabelle 5 e 3/A dell'Allegato 5 alla Parte Terza; c) a casi in cui il superamento dei valori limite di emissione determina anche il superamento dei valori limite di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa; d) all'utilizzo di combustibili non autorizzati. Un caso praticoIl Tribunale di Livorno, nel 2015 con sentenza emessa a seguito di opposizione a decreto di condanna, contro la quale fu proposto ricorso dichiarato inammissibile dalla Cassazione, condannava Tizio per la contravvenzione sopra descritta in quanto nella qualità di amministratore delegato di una Srl non osservava le prescrizioni dell' autorizzazione integrata ambientale, omettendo di trasferire i rifiuti a fine turno nelle apposite baie dedicate per i rifiuti prodotti dall'impianto di selezione. Veniva applicata la pena dell' ammenda pari ad 8.000 euro. Avv. Edoardo Di Mauro Consulenza (dietro preventivo) edodim83@gmail.com cell. 3334588540 Gruppo facebook: Diritto dell' Ambiente |
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