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Data: 18/04/2017 15:00:00 - Autore: Redazione di Redazione - I social network sono strumenti utili non solo per scambiare foto o per fare nuove conoscenze, ma anche per migliorare la propria carriera: ecco perché al di là di Facebook e Twitter può essere utile conoscere anche le reti sociali dedicate ai vari professionisti. Basti pensare, per esempio, a Prime Advisory Network, un social che è stato concepito e sviluppato in modo particolare per i commercialisti e per tutti coloro che operano nel settore economico e in quello finanziario. In effetti, proprio i commercialisti si trovano nella situazione di non poter disporre di una rete professionale internazionale: Prime Advisory Network interviene proprio a colmare questa lacuna.
Se è vero che oggi un commercialista non è in grado, anche dal punto di vista strutturale, di dare ai propri clienti che sono impegnati in investimenti in Paesi stranieri l'assistenza di cui potrebbero aver bisogno, ecco che Prime Advisory Network in un certo senso cambia il modo di intendere il networking internazionale e le relazioni tra i vari studi professionali, favorendo la nascita e lo sviluppo di relazioni bilaterali tra gli studi di contabili e di commercialisti di Paesi differenti.
Il punto di forza di maggior rilievo di questo strumento deve essere individuato nel fatto che gli studi, in questo modo, possono gestire le relazioni internazionali e gli affari che valicano i confini nazionali in modo più efficiente. A differenza dei social tradizionali, Prime Advisory Network non consente l'accesso a chiunque: per ottenerlo è necessario usare un software ad hoc. Da quel momento, ciascun professionista si conquista la possibilità di espandere il proprio network di collaborazioni lavorative, sempre all'insegna della massima reciprocità, con accordi trasparenti e basati sulla convenienza. Fare rete diventa un modo per assistere i clienti in qualsiasi parte del mondo si trovino e, al tempo stesso, trovarne di nuovi.
Un altro aspetto che distingue Prime Advisory Network dagli altri social è che il suo utilizzo non è gratuito: per aderire al servizio, infatti, è necessario il pagamento di una quota annuale pari a mille euro. Una cifra minima per garantirsi tutti i vantaggi che possono derivare da un processo di internazionalizzazione che si rivela una straordinaria opportunità di crescita per chiunque, una porta nuova sul mondo in un contesto economico globalizzato. Un rendimento elevato a basso costo che dimostra, ancora una volta, come la tecnologia e il mondo del web possano diventare delle armi fondamentali tra le mani dei professionisti desiderosi di salire le gerarchie economiche. Leggi anche: - Avvocati e social network: farsi pubblicità si può - Avvocati: i clienti li vogliono social https://www.studiocataldi.it/articoli/25701-avvocati-e-social-network-farsi-pubblicita-si-puo.asp https://www.studiocataldi.it/articoli/archiviati/24144-avvocati-i-clienti-li-vogliono-social.asp |
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