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Data: 12/04/2017 21:10:00 - Autore: Lucia Izzo di Lucia Izzo - Non sono pochi i professionisti "fantasma" per le Casse di previdenza, ossia gli evasori che non hanno fatto pervenire alcuna dichiarazione dei redditi e, pertanto, sono potenzialmente sanzionabili. Tra questi si contano oltre 20mila avvocati, come emerso da una rilevazione di ItaliaOggi, che rappresentano circa il 40% dei professionisti invisibili, ossia, tra gli altri, geometri, architetti, ingegneri e commercialisti. Se alcuni di questi legali, circa la metà secondo le previsioni la Cassa, si affideranno al ravvedimento operoso dopo essere stati sollecitati, altri costringeranno l'intervento dell'Agenzia delle Entrate allo scopo di debellare la pratica sempre più diffusa di non comunicare i propri redditi, con rischio di sanzioni fino a 400 euro. Una situazione che viene fotografata nei dati statistici dell'Avvocatura italiana, gli ultimi pubblicati dalla Rivista "La previdenza Forense" 2/3 del 2016. Al 31 dicembre dello scorso anno si sono contati 239.848 avvocati iscritti, di cui 226.762 attivi e 13.086 pensionati attivi. Tuttavia, a destare attenzione sono i professionisti invisibili, dei quali non è pervenuto il Modello 5 relativo alla dichiarazione dei redditi. Si tratta precisamente di 20.642 iscritti che vanno a minare le medie reddituali rilevate. In effetti, come rileva l'articolo, i giovani nuovi avvocati, oltre a essere numericamente sempre meno rispetto al passato, stanno avendo minori potenzialità economiche rispetto alle generazioni che li hanno preceduti. La legge 247/2012, tuttavia, ha previsto all'art. 21, comma 8, che "l'iscrizione agli Albi comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense". Un obbligo per gli avvocati sottolineato altresì dal regolamento di attuazione emanato dalla Cassa Forense a decorrere dall'entrata in vigore del regolamento stesso o dalla data di iscrizione all'Albo, se successiva. Ancora, Cassa Forense ha rilevato che un numero non trascurabile di iscritti agli Albi non ha ricavato nulla dallo svolgimento della propria attività professionale, dichiarando reddito pari o inferiore a zero: questi costituiscono il 9,8% degli iscritti, pari a 20.982 professionisti. La necessità di riscontrare la reale situazione reddituale degli "invisibili", pertanto, appare ancor più necessaria per verificare vista l'incidenza sulle medie su redditi e volumi d'affari rilevate dalla Cassa. |
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