Data: 12/04/2017 09:00:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - I prelievi dei professionisti godranno di un regime di favore retroattivo. Lo conferma, come anticipato da ItaliaOggi, la Guardia di Finanza, con una circolare del 7 aprile 2017. 

In considerazione della natura procedurale della disciplina riguardante le indagini finanziarie e le pertinenti presunzioni, il documento precisa che le novit� introdotte dal d.l. 193/2016 avranno carattere retroattivo e risulteranno applicabili, pertanto, a tutti i periodi di imposta ancora accertabili.

Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 ha infatti introdotto nuovi limiti sui prelievi in contanti del conto corrente. I controlli del Fisco, infatti, scatteranno automaticamente per le imprese laddove i prelievi superino i 1000 euro al giorno e, comunque, a 5.000 euro mensili, in quanto sussistente una presunzione di lavoro nero o attivit� illecita (per approfondimenti: Prelievi: arriva il tetto di non pi� di mille euro).

Presunzione dalla quale questi potranno liberarsi giustificando all'Agenzia delle Entrate i prelievi oltre soglia pena, in mancanza di idonea documentazione, il recupero delle somme evase con tassazione del prelievo o deposito qualificato come ricavo, dunque come reddito.

Ciononostante, tale presunzione per versamenti ingiustificati si applica solo nei confronti delle imprese e non dei professionisti: questi erano ritenuti esclusi dal regime stringente circa prelievi e pagamenti e dalla presunzione bancaria, a seguito di un intervento della Corte Costituzionale (228/2014) poi recepito dal decreto. La stessa Guardia di Finanza precisa nella circolare che la presunzione sui rilevamenti, continuer� ad applicarsi ai soli imprenditori.

Ancora, si legge nel documento, tale interpretazione � stata gi� avallata da un preliminare confronto avvenuto con l'Agenzia delle entrate che ha, tra l'altro, condiviso la retroattivit� applicativa delle menzionate soglie

Un tale intervento sulla franchigia dei prelevamenti, sottolinea la circolare, risponde a esigenze di semplificazione fiscale, per ricondurre entro criteri di ragionevolezza e proporzionalit� il contraddittorio con l'amministrazione finanziaria nelle fasi delle indagini. 
 

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