di Redazione - Niente multa a chi chiede l'elemosina se non dà fastidio a nessuno. Così, il presidente della Repubblica, ha accolto il ricorso straordinario proposto dagli Avvocati di Strada contro un'ordinanza firmata dal sindaco di Molinella, piccolo comune in provincia di Bologna. A renderlo noto è un comunicato diffuso dalla stessa associazione, che parla di ordinanza "abnorme" contenente la previsione di una multa e del sequestro dei mezzi utilizzati destinati "a colpire anche chi, in silenzio e senza disturbare nessuno, chiedeva aiuto solo per alleviare la propria condizione di povertà".
"Un conto è importunare la gente con comportamenti insistenti o violenti – spiega l'avvocato Fabio Iannacone, volontario dell'associazione e firmatario del ricorso - per casi come questi la legge italiana prevede già delle sanzioni". Ma arrivare a multare "anche chi semplicemente chiede l'elemosina seduto in silenzio e magari con gli occhi bassi per pudore" rappresenta, prosegue, "un modo per accanirsi contro persone deboli e indifese".
Da qui, il ricorso straordinario al presidente della Repubblica, con il quale è stato chiesto – spiega il presidente degli avvocati di strada, Antonio Mumolo - di annullare l'ordinanza e con nostra grande soddisfazione il Capo dello Stato ha accolto le nostre ragioni, l'ordinanza è stata ritenuta illegittima e quindi è stata annullata".
In particolare, si legge nella decisione notificata nei giorni scorsi, il presidente Mattarella, recependo il parere del Consiglio di Stato, ha ritenuto che "il Sindaco non può in nessun caso colpire con provvedimenti punitivi chi si limita a chiedere l'elemosina senza molestare o infastidire nessuno"; né può utilizzare "lo strumento dell'ordinanza contingibile ed urgente, concesso per contrastare situazioni di emergenza, per altri scopi"; né infine, è possibile "emanare tali ordinanze senza prevedere un termine di efficacia, proprio perché devono riguardare solo emergenze temporanee".
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