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Data: 05/05/2017 16:00:00 - Autore: Edoardo Di Mauro Avv. Edoardo Di Mauro - Il TU del pubblico impiego, dopo l'ok delle commissioni parlamentari � pronto ad arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri per il s� definitivo. Le nuove ipotesi di licenziamento del dipendente pubblicoLe nuove norme della riforma Madia prevedono che, ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento nei seguenti casi: a) falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalit� fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia; b) assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per pi� di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione; c) ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio; d) falsit� documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera; e) reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignit� personale altrui; f) condanna penale definitiva, in relazione alla quale � prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro. Il concetto di falsa attestazioneCostituisce falsa attestazione della presenza in servizio qualunque modalit� fraudolenta posta in essere, anche avvalendosi di terzi, per far risultare il dipendente in servizio o trarre in inganno l'amministrazione presso la quale il dipendente presta attivit� lavorativa circa il rispetto dell'orario di lavoro dello stesso. Della violazione risponde anche chi abbia agevolato con la propria condotta attiva o omissiva la condotta fraudolenta. Conseguenze della falsa attestazioneNel caso di falsa attestazione della presenza in servizio, inoltre, essa accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, determina l'immediata sospensione cautelare senza stipendio del dipendente, fatto salvo il diritto all'assegno alimentare nella misura stabilita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti, senza obbligo di preventiva audizione dell'interessato. La sospensione � disposta dal responsabile della struttura in cui il dipendente lavora, con provvedimento motivato, in via immediata e comunque entro quarantotto ore dal momento in cui i suddetti soggetti ne sono venuti a conoscenza. La violazione di tale termine non determina la decadenza dall'azione disciplinare n� l'inefficacia della sospensione cautelare, fatta salva l'eventuale responsabilit� del dipendente cui essa sia imputabile. Per consulenza sui temi del pubblico impiego: Avv. Edoardo Di Mauro mail: edodim83@gmail.com cell. 333 45 88 540
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