Data: 25/01/2023 11:00:00 - Autore: Lucia Izzo

Ruolo del medico di base

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Il medico di base � il primo ed essenziale riferimento quando si tratta di numerose attivit� legate alla sanit�, ad esempio per la richiesta di analisi, per la redazione ricette e certificati, per consigliare visite specialistiche o per prescrivere farmaci. In sostanza, rappresenta un indispensabile collegamento tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale.
Se di norma l'attivit� del medico di base si svolge presso un ambulatorio, � legittima la richiesta di una visita domiciliare, ma ci� solo in caso l'ammalato versi in condizioni di "non trasferibilit�" oppure se il suo stato di salute gli impedisca di recarsi presso lo studio.
L'argomento della visita domiciliare � alquanto dibattuto. In materia, ossia sulla disciplina del medico di base, non esistono apposite leggi e la fonte da tenere in considerazione � rappresentata dagli accordi collettivi nazionali sottoscritti dalle rappresentanze sindacali dei medici.

Medico di base: la visita in studio

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A norma dell'Accordo Collettivo Nazionale dei medici di base, lo studio del medico di famiglia deve essere aperto 5 giorni a settimana, preferibilmente dal luned� al venerd�, e garantire l'apertura per almeno due fasce giornaliere (pomeridiane o mattutine) a settimana e comunque con apertura il luned�.
L'orario di apertura deve essere congruo, definito anche in base alle necessit� dei pazienti iscritti nel suo elenco, idoneo a garantire una prestazione medica corretta, efficace e funzionale alla migliore assistenza dei pazienti. Il medico � comunque obbligato a un orario di:
  • 5 ore settimanali fino a 500 assistiti;
  • 10 ore settimanali da 500 a 1000 assistiti;
  • 15 ore settimanali da 1000 e 1500 assistiti.
Si rammenta che l'orario di lavoro in ambulatorio non corrisponde alla durata dell'attivit�, poich� tutti i pazienti che accedono all'ambulatorio entro l'orario stabilito devono essere visitati anche oltre l'orario minimo.

Visita domiciliare del medico

Se, di norma, il medico svolge la propria attivit� in ambulatorio, non pu� rifiutarsi di compiere visite a domicilio, ma si tratta di casi di eccezionalit� giustificati dall'intrasferibilit� dell'ammalato e da elementi di evidente immobilit�.
Le visite domiciliari vanno svolte in giornata se sono state richieste entro le 10:00 di mattina, oppure, se richieste oltre quest'orario, entro le 12:00 del giorno successivo. Poich�, normalmente, il medico non � tenuto a svolgere attivit� ambulatoriale il sabato, egli sar� comunque tenuto a eseguire le visite a domicilio richieste il giorno precedente o entro le 10:00 del giorno stesso. Al medico � lasciata ampia discrezionalit� quanto alle modalit� di organizzazione delle visite a domicilio.
Le visite domiciliari sono gratuite nei casi di urgenza e intrasferibilit� del paziente. Tuttavia, laddove l'ammalato chieda di essere visitato a casa nonostante le sue condizioni non siano talmente gravi da impedirgli di muoversi, il medico � legittimato a chiedere un compenso per la prestazione.
Un assunto ribadito dalla Corte di Cassazione secondo cui la visita a domicilio non indispensabile presenta i caratteri di una visita privata che il medico pu� effettuare come libero professionista chiedendo un pagamento. Sono sempre a pagamento, invece, le visite ambulatoriali (15 euro) o domiciliari (25 euro) laddove ci si rivolga a un diverso medico di base.

Rifiuto di visita a domicilio

Se il paziente versa in condizioni di salute che richiedono un intervento urgente, il medico dovr� svolgere la visita a domicilio entro il pi� breve tempo possibile. Tuttavia, a valutare "l'urgenza", cos� come anche l'intrasferibilit� del paziente, � il medico stesso sulla base della sintomatologia che gli viene descritta e di tale valutazione ne risponde personalmente.
Infatti, il problema � che la legge resta sul vago senza non definire cosa debba intendersi per "non trasferibilit�", rendendo necessaria un'analisi particolare, caso per caso, correlata anche a fattori come l'et� o le condizioni di salute generale del paziente.
Tuttavia, una valutazione scorretta sulle condizioni di gravit� e improrogabilit� della visita domiciliare, che determini il rifiuto della visita a domicilio, pu� costare al medico non solo sanzioni disciplinari, ma anche una denuncia penale, precisamente quella del "rifiuto di atti ufficio".
Basta il semplice rifiuto a far scattare il reato, indipendentemente dalle eventuali conseguenze patite dal paziente e anche se questi � ricoverato presso una struttura di cura privata. Infatti, come rammentato dalla Corte di Cassazione, nella sentenza n. 21631/17, "il reato di rifiuto di atti di ufficio � un reato di pericolo, onde la violazione dell'interesse tutelato dalla norma incriminatrice al corretto svolgimento della funzione pubblica ricorre ogniqualvolta venga denegato un atto non ritardabile alla luce delle esigenze prese in considerazione e protette dall'ordinamento, prescindendosi dal concreto esito della omissione e finanche dalla circostanza che il paziente non abbia corso alcun pericolo concreto per effetto della condotta omissiva" (cfr. Cass. n. 21631/2017). Sempre la Suprema Corte, ha confermato la condanna nei confronti di una madre per calunnia nei confronti del pediatra di base, denunciato per omissione di soccorso per non aver visitato in sede domiciliare la figlia minore affetta da stato febbrile, pur nella sicura consapevolezza dell'innocenza del medico (Cass. n. 48844/2022).

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