Data: 12/05/2017 22:30:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Con una sentenza che sta gi� facendo storia, la Corte di cassazione ha deciso di dire addio alla centralit� del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio nella valutazione del diritto dell'ex coniuge a beneficiare di un assegno divorzile, di fatto stravolgendo una prassi lunga decenni (leggi: "Divorzio: la Cassazione dice addio al tenore di vita. Ecco le motivazioni").

E se la Corte � chiara e decisa nel sancire che il tenore di vita collide con la natura del divorzio e che � un parametro di riferimento non pi� adeguato ai tempi, � ancor pi� chiaro che una tale pronuncia influir� decisamente sul contenzioso in essere e ne procurer� di nuovo.

Il taglio dell'assegno e gli accordi tra coniugi

Di fronte a questo cambiamento, definito dal presidente dell'Ami "un terremoto nel diritto di famiglia", � molto probabile che i coniugi decidano di trovare un accordo prima che il giudice intervenga a statuire sui loro interessi, addirittura anche ottenendo l'effetto opposto rispetto al taglio che, in generale, subiranno gli assegni in conseguenza della recente pronuncia.

Giudizi di separazione

Verosimilmente, poi, la nuova pronuncia incider� anche sui giudizi di separazione, nonostante in quest'ultimo caso il matrimonio non possa dirsi ancora formalmente sciolto e la natura dell'assegno sia quindi diversa.

Vista la stretta interdipendenza tra i due procedimenti e visti i tempi oggi ristretti perch� alla separazione possa seguire il divorzio, � facile che l'interpretazione dettata con riferimento ai sussidi conseguenti a quest'ultimo influenzer� sia i coniugi che intendono porre fine al loro legame matrimoniale che il giudice della separazione. Ad esempio, potrebbero aumentare le opzioni per la cd. una tantum divorzile che un coniuge corrisponde all'altro a tacitazione di tutte le eventuali pretese economiche.

Sentenze gi� emesse

L'addio al parametro del tenore di vita poi, come accennato, produrr� probabilmente un nuovo contenzioso, visto che � difficile immaginare che lascer� integre le sentenze di divorzio gi� emesse.

Molti, infatti, potrebbero decidere di ricorrere al giudice per ottenere la revisione dell'assegno.

Tuttavia a tal proposito occorre sottolineare che l'articolo 9 della legge sul divorzio presuppone, a tale ultimo fine, la sussistenza di giustificati motivi economico-patrimoniali alla base della richiesta.

Prova

Concretamente, le conseguenze del nuovo orientamento si rifletteranno anche sull'onere della prova, visto che per ottenere l'assegno non sar� pi� sufficiente portare dinanzi al giudice scontrini di ristoranti lussuosi o documenti attestanti viaggi compiuti, ma bisogner� dimostrare di non essere economicamente autosufficienti.

In altre parole, non baster� rilevare la grande differenza di redditi rispetto all'ex, ma occorrer� dimostrare di non riuscire, con i propri, ad essere autonomi (ad esempio a mantenere la casa).



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