Data: 12/05/2017 21:10:00 - Autore: Gabriella Lax
di Gabriella Lax - Vaccinazioni obbligatorie per legge per poter iscrivere i propri figli a scuola. E' quanto prevede il decreto che, stando a quanto annunciato ieri dal ministro della salute Beatrice Lorenzin (nel corso della trasmissione Night Tabloid), dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei Ministri dopo essere stato inviato al premier Gentiloni (ndr. Da Palazzo Chigi, tuttavia, alcune fonti precisano che il testo non sarà discusso nel Cdm di oggi). Il testo già confezionato per il tavolo del Cdm mira a reintrodurre l'obbligo di vaccinazione per poter accedere a scuola, introdotto nel 1967 e venuto meno dal 1999. Al momento, infatti, è possibile frequentare la scuola anche senza essere vaccinati. L'accordo già raggiunto nei mesi scorsi tra ministero e Regioni ha l'obiettivo di reintrodurre con una legge nazionale l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione alla scuola dell'obbligo su tutto il territorio nazionale.
Decreto vaccini obbligatori
Il decreto stabilisce che ogni anno il ministero della Salute pubblichi una lista di vaccinazioni obbligatorie, superando così l'attuale distinzione tra vaccini obbligatori e vaccinazioni raccomandate. Per la Lorenzin il testo non potrà essere approvato nell'immediatezza perché serviranno ulteriori approfondimenti e una discussione anche da parte del ministero dell'Istruzione per chiarire se i tempi sono veramente maturi per fare una legge che ci riporti in sicurezza. «Ho immaginato questo decreto che pone l'obbligatorietà per l'accesso alla scuola dell'obbligo, con il ministero della Salute che ogni anno dà la lista di quelle che sono le vaccinazioni obbligatorie, superando anche la dicotomia tra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate». Tutte le vaccinazioni che sono «nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza - ha proseguito la Lorenzin - sono necessarie per la salute delle persone, poi ce ne saranno un gruppo che saranno obbligatorie per l'accesso alla scuola dell'obbligo». Un iter che non sarà facile, lo sa bene la Lorenzin che insiste «È una norma che può avere degli aspetti di complessità, per questo l'ho mandata alla presidenza del consiglio». Ci saranno aspetti che andranno verificati - conclude - «ma credo che i tempi siano maturi per un dibattito su un livello più alto rispetto a quello che abbiamo avuto fino a oggi».
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