Data: 17/05/2017 19:40:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � In Parlamento � in corso la lotta contro il tempo per far s� che il Ddl sul cyberbullismo (qui sotto allegato) divenga legge prima dell'estate, in maniera tale da riuscire ad esplicare i suoi effetti prima che il prossimo anno scolastico prenda il via.

L'ostacolo principale che ha rallentato l'iter verso l'approvazione del provvedimento � stato il rimbalzo continuo tra un ramo e l'altro del Parlamento per tentare di raggiungere una posizione condivisa, con continui correzioni e cambiamenti. Anche le coperture economiche hanno dato del filo da torcere ma, nonostante tutto ci�, sembra che ormai si sia giunti alla svolta finale.

E considerato che i pi� recenti dati statistici raccontano che circa il 28% dei giovani di et� compresa tra i 14 e i 18 anni dichiara di essere stato vittima, almeno una volta nella vita, di cyberbullismo, questa non pu� che essere una bella notizia.

Vediamo, quindi, le principali novit� che il Ddl potrebbe presto introdurre nel nostro ordinamento.

Il Prof antibulli

Tra le novit� di maggior rilievo vi � innanzitutto quella che pone in capo ad ogni istituto scolastico il dovere di individuare un docente che assuma il ruolo di referente e coordinatore per tutte le iniziative poste in essere per combattere il fenomeno del cyberbullismo.

Nello svolgimento del suo ruolo egli potr� avvalersi anche della collaborazione sia delle Forze di polizia che delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.

Nonostante ci� e salvo il caso in cui il fatto costituisca reato, resta in capo al dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo a danno degli studenti il dovere di informare con tempestivit� le famiglie dei ragazzi coinvolti e, eventualmente e se necessario, attivare le azioni adeguate di carattere educativo.

Definizione e soggetti tutelati

Ma le novit� che ha in serbo il Ddl sono anche altre. A partire dall'esatta definizione di cyberbullismo, che andr� inequivocabilmente inteso come qualsiasi forma di "pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identit�, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonch� la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o pi� componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo".

I soggetti tutelati, nonostante la questione sia stata oggetto di ampio dibattito nelle more del procedimento di approvazione del Ddl, sono i minori ultraquattordicenni e i genitori o i soggetti esercenti la responsabilit� del minore che abbia subito atti di cyberbullismo, i quali potranno anche richiedere l'oscuramento, la rimozione o il blocco dei dati personali del minore al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media, senza che sia necessario che le condotte integrino le fattispecie di cui all'articolo 167 del codice della privacy o contenute in altre norme incriminatrici.

Le altre novit� del ddl cyberbullismo

Altre novit� di rilievo riguarderanno, innanzitutto, l'introduzione della procedura dell'ammonimento al minore di et� superiore ai 14 anni (accompagnato da almeno un genitore), applicabile in caso di commissione tramite internet e in danno di altri minorenni dei reati di cui agli articoli 594, 595 e 612 del codice penale e all'articolo 167 del codice per la protezione dei dati personali, sino a quando non sia proposta querela o non sia presentata denuncia.

Dal momento dell'approvazione della legge scatteranno poi i trenta giorni per l'istituzione di un tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, del quale faranno parte il garante per l'infanzia, diversi ministeri e le associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei minori e degli adolescenti. L'obiettivo � quello di redigere un piano di azione integrato che orienti la lotta al fenomeno e la sua prevenzione.

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