Data: 27/05/2017 22:00:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Non si placa il dibattito sull'obbligatorietà di 12 vaccini voluta dal decreto del ministro della salute Beatrice Lorenzin. 

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L'associazione chiarisce che il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri è palesemente incostituzionale, tant'è che ha deciso di proporre impugnazione per ottenerne l'annullamento presso la Consulta, rimproverando che «l'estensione dei vaccini obbligatori è un regalo alle case farmaceutiche».

No ai vaccini, le ragioni del Codacons

«La decisione del Governo – chiarisce il presidente Carlo Rienzi - oltre a rappresentare un regalo alla lobby dei farmaci grazie all'estensione dei vaccini obbligatori, presenta diversi profili problematici. La trasformazione delle vaccinazioni facoltative in obbligatorie costringerà a sottoporre i bambini ad una dose massiccia di vaccini, senza alcuna possibilità di una diagnostica prevaccinale, con conseguente incremento delle reazioni avverse che secondo l'Aifa solo nel 2013, per l'esavalente, sono state ben 1.343, di cui 141 gravi». Ai rischi connessi ai trattamenti sanitari coattivi si aggiunge anche «un pesante conflitto col diritto all'istruzione, oltre alla crescita abnorme dei costi per il Ssn derivante dalle decisioni del Governo» aggiunge Rienzi. Resta poi l'impossibilità di ricorrere ai vaccini «in forma singola e l'indisponibilità sul mercato dell'antidifterico se non abbinato ad altri vaccini. Per tali motivi - conclude il presidente dei consumatori - ricorreremo contro il decreto del Cdm per portarlo alla Corte Costituzionale e, se necessario, anche alle Corti di giustizia europee». 

In Lombardia 2mila famiglie annunciano misure legali

Sempre sul fronte del "no" in Lombardia 2mila famiglie si schierano contro l'obbligo dei vaccini. Si presentano come il "Gruppo Genitori No Obbligo Lombardia" e annunciano misure legali per bloccare il decreto che introduce l'obbligo vaccinale per accedere a nidi e scuole. 

I genitori si dicono mossi da «profondo sdegno nei confronti del decreto Lorenzin: una misura straordinariamente violenta e immotivata nei confronti delle famiglie e lesiva dei diritti individuali di bambini e genitori in materia di libertà di scelta terapeutica e, in ogni caso, anche di diritto all'istruzione e alla socialità, in un momento in cui, per stessa dichiarazione del premier Gentiloni, "Non vi sono condizioni di urgenza"».


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