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Data: 29/05/2017 12:00:00 - Autore: Chiara Ruggiero
Cos'è il principio di legalità[Torna su] Il principio di legalità nasce con uno scopo: garantire una maggiore tutela dei diritti del cittadino nei confronti del potere dello Stato. Esso rientra tra le fonti principali del diritto penale. Per meglio comprendere la funzione all'interno dell'ordinamento italiano che riveste questo principio garantista dobbiamo rifarci in primis alla Costituzione, che per prima recepì l'esigenza di tutelare i consociati all'interno dello Stato. Iniziamo col citare l'art 25 Cost. il quale dice che nessun soggetto può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. In aggiunta all'articolo sopra indicato con l'entrata in vigore del codice penale si volle trasportare all'interno anche il principio di legalità, riportandolo all'art 2 c.p.: nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge né con pene che non siano da essa stabilite. Un ulteriore articolo di riferimento è: l'art 199 c.p.: nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza che non siano espressamente stabilite dalla legge. Possiamo notare che sia il codice penale che la Costituzione hanno accolto il principio del doppio binario che viene applicato sia alla pena che alle misure di sicurezza.
Chi sono i destinatari del principio di legalità?[Torna su]
Che devono applicare all'interno dell'ordinamento giuridico questo principio in modo corretto. A sua volta il principio di legalità si articola in quattro sotto principi che sono :
Il principio di riserva di legge[Torna su] Affinché il principio di legalità sia rispettato a pieno, la fonte del diritto penale deve essere la legge ordinaria. Questo particolare principio va ad esprimere il divieto di punire un determinato fatto in assenza di una legge preesistente che lo vada a configurare come reato. A sua volta il principio di riserva di legge si si distingue in: - formale: in cui è vietato punire un fatto che al momento della sua commissione non sia espressamente previsto come reato dalla legge, le cui pene non siano specificatamente determinate. In questo modo si vuole salvaguardare la libertà del singolo individuo. -sostanziale: vengono considerati come "reati" solo i fatti considerati "socialmente pericolosi" (rilevante ai fini del diritto penale è solo un comportamento qualificato come socialmente pericoloso, es.: Tizio possiede un'arma, il solo fatto che questo soggetto sia in possesso di un arma lo rende pericoloso). Il principio di tassatività[Torna su] Questo principio impone al legislatore di formulare le norme penali in modo chiaro e conciso in modo tale che non ci possano essere dei dubbi. In breve, il cittadino deve conoscere ciò che è lecito e ciò che è illecito all'interno dell'ordinamento giuridico. Il principio di irretroattività[Torna su] Irretroattività vuol dire: nullum crinem, nulla poena sine praevia lege poenali. Questo è un principio fondamentale che mira alla salvaguardia della libertà individuale. La legge penale non può essere in nessun modo applicata ad un caso passato in cui quel dato fato non era considerato rilevante ai fini della legge penale (art 25 Cost.). Divieto di analogia[Torna su] L'analogia viene intesa come quel procedimento attraverso il quale vengono disciplinati i casi che non sono espressamente previsti dalla legge. L'applicazione dell'analogia in diritto penale ha una sua particolare disciplina. L'art 14 delle preleggi impone al nostro legislatore il divieto di applicare in via analogica le norme penali e più precisamente stabilisce che: le leggi penali e quelle che fanno eccezione ai principi generali non si applicano oltre i casi e i tempi in essa considerati. In sintesi, il giudice trovatosi di fronte ad una controversia in ambito penale deve decidere attenendosi alla legge e non può andare oltre. |
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