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Data: 08/06/2017 12:40:00 - Autore: Gabriella Lax![]() Qui il documento integrale sul sito del Garante
Pedopornografia e socialPer il Garante, i social network in cui i genitori sovente postano le foto dei figli rappresentano una fonte involontaria da cui attinge la pedopornografia. Da qui la richiesta di maggiore attenzione rispetto ai �grandi fratelli che governano la rete�, spiegando come �un numero esiguo di aziende, i monopolisti del web, possiede un patrimonio di conoscenza gigantesco� ed ha a disposizione �tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi, con la conseguenza che un numero sempre pi� grande di persone potr� subire condizionamenti decisivi�.
Privacy, minori e cyberbullismoNella sua relazione il Garante sostiene la nuova legge per arginare il triste fenomeno del cyberbullismo: �particolarmente positiva la scelta di coniugare un approccio preventivo e riparatorio � chiarisce Soro - grazie alla promozione dell'educazione digitale e alla specifica procedura di rimozione dei contenuti lesivi presenti in rete. Il meccanismo delineato evita una preventiva e generalizzata ingerenza da parte dei provider e tuttavia li responsabilizza su segnalazione degli interessati, anche se minori. L'Autorit� si impegna a svolgere l'importante funzione di garanzia assegnatale dalla legge, nella consapevolezza sia delle oggettive difficolt� tecniche sia delle necessit� di risorse adeguate ai nuovi compiti�.
Tutela della privacy e lotta la terrorismoPer Soro la tutela della privacy � uno degli strumenti di cui non si pu� fare a ameno nella lotta al terrorismo. La relazione tra libert� e sicurezza � subito decisi cambiamenti dopo l'undici settembre, ma la realt� mostra come �di fronte alle nuove minacce, la privacy sia non solo possibile, ma addirittura indispensabile per rendere le attivit� di contrasto pi� risolutive, perch� meno massive e quindi orientate su pi� congrui bersagli. Per far s� che nella lotta al terrorismo siamo pi� efficaci, non meno liberi�.
Cybersecurity e possibili attacchi informaticiIl Garante Garante della privacy � intervenuto sul tema degli attacchi informatici ed ha premesso �Nelle scorse settimane l'attacco informatico attraverso Wanna Cry ha ingenerato allarme in tutto il mondo. Non sar� purtroppo l'ultimo�. Nel 2016 ci sono state segnalazioni per la violazione dei dati personali da parte di 15 soggetti pubblici e 43 fornitori di servizi di comunicazione elettronica; infrastrutture critiche sarebbero state oggetto del 15% di attacchi in pi� rispetto al precedente e sarebbero cresciuti del 117% quelli riconducibili ad attivit� di cyberwarfare, indirizzate a utilizzare canali telematici per esercitare pressione su scelte geopoliticamente importanti. Sempre nel 2016 gli attacchi informatici avrebbero causato alle imprese italiane danni per 9 miliardi di euro, tuttavia meno del 20% delle aziende fa investimenti adeguati per la protezione del patrimonio informativo. E il settore pubblico non risulta essere molto pi� efficiente, emerge dalla relazione.
Fake news, no ai tribunali della verit�Prolificano in rete le fake news. Su questo tema, le soluzioni non vanno ricercate nella via esclusivamente tecnologica, n� in quella penale che, afferma Soro �finirebbe con l'assegnare alla magistratura il ruolo di Tribunale della Verit��. Il punto � che sarebbe illusorio credere �che possano esistere nuove autorit� od organi certificatori della verit�. Servirebbe piuttosto �una strategia complessa e articolata, ma non per questo meno energica�, basata su �un forte impegno pubblico e privato nell'educazione civica alla societ� digitale�, dunque �sistematica verifica delle fonti e forte assunzione di responsabilit� da parte di ciascuno: dal singolo utente alle redazioni e, certo, ai grandi gestori della rete�. |
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