Data: 21/06/2017 19:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli

Cosa sono i permessi retribuiti

I permessi retribuiti sono quei periodi di astensione dal lavoro diversi dalle ferie, che danno comunque diritto al lavoratore di mantenere il proprio posto di lavoro, conservare il trattamento retributivo ed economico e veder riconosciuta la propria anzianit� di servizio.

Le ipotesi in cui l'ordinamento riconosce al lavoratore la possibilit� di godere dei permessi retribuiti si ritrovano nella legge o nei contratti collettivi e sono connesse a interessi costituzionalmente garantiti rispetto ai quali il mero interesse economico del datore di lavoro passa in secondo piano.

Vediamo di quali ipotesi si tratta.

Permessi retribuiti per matrimonio

In occasione del proprio matrimonio il lavoratore pu� godere di alcuni giorni consecutivi di permesso retribuito, nei modi previsti dal contratto collettivo applicabile.

La disciplina negoziale, tuttavia, � tendenzialmente uniforme, tanto che pu� affermarsi in via generale che il diritto al congedo matrimoniale spetta, su richiesta, a tutti i lavoratori dipendenti che hanno superato il periodo di prova ed ha una durata di quindici giorni consecutivi comprendenti il giorno del matrimonio. Esso pu� essere goduto anche in seguito, seppur entro un termine massimo che, il pi� delle volte, � fissato al trentesimo giorno successivo alla data delle nozze.

Permessi retribuiti per i genitori

Un'altra specie di permesso retribuito � quello meglio denominato "congedo parentale", ovverosia il periodo durante il quale i neo-genitori decidono di astenersi dal lavoro per prestare le cure necessarie al proprio figlio nei primi anni di et�.

L'astensione dal lavoro, pi� nel dettaglio, � possibile durante i primi 12 anni di vita del bambino per massimo 10 mesi (elevabili a 11 in determinati casi), ma il diritto al trattamento economico (peraltro ridotto al 30%), spetta solo sino ai 6 anni di vita del figlio e per massimo sei mesi complessivi.

Per approfondimenti vai alla guida "Il congedo parentale"

Al congedo parentale si aggiunge il permesso retribuito per allattamento che spetta alla lavoratrice madre per il primo anno di et� del figlio (o sino al terzo anno, nel caso in cui questo sia affetto da handicap grave) ed � pari a una o due ore al giorno a seconda che la giornata lavorativa, rispettivamente, abbia una durata inferiore a sei ore o si estenda per un arco temporale pi� elevato.

Le ore raddoppiano in caso di parto plurimo.

In alcuni casi il permesso per allattamento spetta anche al padre. Ci� avviene se egli � l'unico affidatario del figlio o se la madre ha rinunciato al suo diritto, non � una lavoratrice dipendente, � gravemente malata o � deceduta.

Permessi retribuiti per l'assistenza di un familiare disabile

I lavoratori dipendenti hanno poi diritto a un permesso retribuito per assistere un familiare affetto da grave disabilit� o nel caso in cui loro stessi siano disabili.

I familiari per la cui cura � possibile godere dei permessi sono i genitori, il coniuge e i parenti e gli affini entro il II grado o entro il III grado in casi eccezionali (ovverosia se i genitori o il coniuge della persona che necessita di assistenza abbiano compiuto i sessantacinque anni di et�, siano a loro volta affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti).

La durata del permesso retribuito � di 3 giorni al mese.

Per approfondimenti vai alla guida "La legge 104: i permessi retribuiti. Vademecum e testo della legge"

Permessi retribuiti per decesso di un familiare e per grave infermit�

In forza di quanto previsto dall'articolo 4 della legge numero 53/2000, i lavoratori hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito l'anno in caso di decesso o documentata grave infermit� del coniuge, di un parente entro il secondo grado o del convivente stabile.

Permessi retribuiti per visite mediche

In alcuni casi, il diritto alla fruizione di permessi retribuiti, anche orari, sorge per il lavoratore che debba sottoporsi a visite mediche o debba effettuare delle terapie per patologie ben determinate e nei casi di tossicodipendenza o handicap.

Permessi retribuiti per i donatori

I lavoratori che sono donatori hanno diritto a dei permessi retribuiti in occasione della donazione, purch� avvertano l'azienda con l'anticipo fissato dal contratto collettivo ed esibiscano successivamente il certificato rilasciato dal centro prelievi autorizzato.

In particolare, i donatori di sangue possono astenersi dal lavoro per l'intera giornata in cui hanno donato, mentre quelli di midollo osseo anche per ulteriori 24 ore.

Permessi retribuiti per concorsi ed esami

Per incentivare lo studio e la formazione dei lavoratori, il nostro ordinamento riconosce otto giorni l'anno di permesso retribuito per affrontare un esame o un concorso, non cumulabili e da utilizzare il giorno della prova.

Permessi retribuiti per cariche pubbliche ed elettive

I lavoratori che assumono cariche pubbliche ed elettive, oltre ai periodi di aspettativa non retribuita, hanno diritto anche a godere di permessi retribuiti.

Si tratta, in genere, di permessi per la partecipazione ai consigli o alle riunioni degli organi di cui fanno parte e che si estendono per l'intera giornata in cui gli stessi hanno luogo.

I consiglieri e le consigliere di parit�, nazionale e regionali, godono, invece, di un permesso retribuito di cinquanta ore lavorative mensili medie, mentre quelli provinciali di un permesso retribuito di trenta ore lavorative mensili medie.

Permessi retribuiti per attivit� di volontariato

Infine, anche le attivit� di volontariato presso strutture che perseguono determinati obiettivi di solidariet� sociale danno diritto a godere di permessi retribuiti dal lavoro, per 30 giorni continuativi e sino a massimo 90 giorni l'anno in caso di soccorso e assistenza per calamit� naturale, per 60 giorni non continuativi e sino a massimo di 180 giorni l'anno in caso di emergenza nazionale e per 10 giorni continuativi e sino a massimo 30 giorni l'anno per le attivit� di simulazione dell'emergenza e formazione.


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