Data: 31/12/2022 11:00:00 - Autore: Daniele Paolanti

Cos'� il licenziamento disciplinare

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L'interruzione del rapporto di lavoro pu� scaturire da molteplici circostanze. Tra queste la pi� nota � il licenziamento come conseguenza di una determinata condotta del lavoratore.

Con l'espressione licenziamento disciplinare si intende quella sanzione che viene applicata dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore laddove questi, con la sua condotta, violi determinate norme di legge, dei contratti collettivi o ancora il codice disciplinare dell'azienda cui appartiene.

Quali sono i casi di licenziamento disciplinare

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Quindi il licenziamento � un atto unilaterale che pu� conseguire a determinati comportamenti del lavoratore e che presenta determinati connotati.

Il licenziamento disciplinare pu� essere intimato per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo.

Vediamo nello specifico.

Licenziamento per giusta causa

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Si parla di giusta causa laddove il comportamento tenuto dal lavoratore sia contraddistinto da una gravit� tale da escludere qualsiasi possibilit� del recupero del rapporto di fiducia, che si spezza irrimediabilmente.

Laddove il datore di lavoro decida di procedere al licenziamento per giusta causa non sar� tenuto a darne preavviso al lavoratore nei termini di legge, quindi non dovr� concedere quel numero minimo di giorni tra il momento del licenziamento e quello in cui il lavoratore cessa l'attivit� lavorativa.

Normalmente i contratti collettivi prevedono delle ipotesi nelle quali si pu� addivenire ad una sanzione di tal fatta ma ci� non esclude che il datore di lavoro possa provvedere in tal senso se riesca a dimostrare la particolare gravit� del fatto.

Licenziamento per giustificato motivo soggettivo

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Le differenze tra licenziamento disciplinare per giusta causa e licenziamento disciplinare per giustificato motivo soggettivo risiedono principalmente nella gravit� della condotta tenuta dal lavoratore. Nelle ipotesi di giustificato motivo soggettivo la condotta tenuta dal lavoratore � sicuramente meno grave rispetto alla prima ipotesi ma comunque tale da rappresentare un'infrazione alle norme del codice disciplinare dell'azienda. Si tratta di comportamenti normalmente ripetuti nel tempo e puntualmente contestati i quali costringono il datore a dover interrompere il rapporto. Carattere distintivo di detto provvedimento � il necessario preavviso che deve essere concesso al lavoratore, ossia un congruo termine dall'emissione del provvedimento sino all'interruzione effettiva del rapporto. Il termine di preavviso � indicato nei contratti collettivi di riferimento.

Forma del licenziamento disciplinare

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Il licenziamento deve avere la forma scritta e deve dunque sostanziarsi in un atto che consenta al lavoratore di conoscere le ragioni per cui il rapporto si � interrotto.

Questo significa che l'atto di licenziamento deve essere congruamente motivato cos� da consentire al lavoratore di muovere eventualmente le sue contestazioni.

Dalle contestazioni del lavoratore pu� conseguire la conferma del provvedimento o la revoca dello stesso.

Come si contesta il licenziamento disciplinare

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Per impugnare il licenziamento esistono dei termini posti a pena di decadenza dal legislatore ed in species: entro sessanta giorni questi potr� impugnare in via stragiudiziale la lettera di licenziamento ed avr� a disposizione ulteriori 180 giorni per poi presentare ricorso giudiziale.

Per approfondimenti sulle modalit� di impugnazione leggi L'impugnazione del licenziamento

Quando il licenziamento disciplinare � illegittimo

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Il licenziamento � illegittimo laddove manchi un giustificato motivo (sia esso oggettivo o soggettivo) ovvero una giusta causa. In tal caso al lavoratore sono garantiti adeguati strumenti di tutela. A tal riguardo illuminante � il disposto dell'art. 18 della Legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) che per� non trova pi� applicazione, a seguito del Jobs act, per i lavoratori che siano stati assunti dopo il 7 marzo 2015 con contratto a tempo indeterminato e per coloro che da questa data abbiano visto trasformato il proprio contratto di apprendistato o di lavoro a tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato, i quali abbiano sub�to un licenziamento economico, collettivo o formalmente viziato (v. L'impugnazione del licenziamento).

Per tutti gli altri assunti, invece, l'art. 18 rimane valido per tutti quei licenziamenti discriminatori o illegittimi mentre negli altri casi � previsto un risarcimento in misura crescente e commisurato all'anzianit� di lavoro.

Chi viene licenziato per motivi disciplinari ha diritto alla disoccupazione?

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Sul punto, occorre preliminarmente osservare che l'indennit� di disoccupazione spetta al lavoratore in presenza di tre requisiti: perdita involontaria del lavoro; requisito contributivo e requisito lavorativo. Per cui, secondo quanto chiarito anche dal ministero del Lavoro, anche il soggetto che subisce un licenziamento disciplinare avr� diritto all'indennit� di disoccupazione, purch� risultino soddisfatti i requisiti appena enunciato.

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