Data: 07/07/2017 19:30:00 - Autore: Lucia Izzo
di Lucia Izzo - � pronto per la discussione in Aula, prevista per marted� 11 luglio, il provvedimento di conversione del decreto-legge sui vaccini (ddl n. 2856) con gli emendamenti introdotti dalla Commissione Sanit� al Senato.

Tra le maggiori novit� rientra la riduzione dei vaccini obbligatori, che passano da 12 a 10, nonch� sanzioni meno stringenti per i genitori che non si adeguano all'obbligo di vaccinazione.

Vaccini obbligatori da 12 a 10

L'emendamento al d.l. Lorenzin (per approfondimenti: Vaccini: decreto in Gazzetta, da domani in vigore. Ecco il testo) approvato dalla Commissione, riduce le vaccinazioni obbligatorie: si passa a 10 in luogo delle 12 inizialmente previste. Si tratta dei vaccini ritenuti fondamentali per l'iscrizione ai servizi educativi per le infanzia, quali scuole materne e nidi, e per evitare sanzioni in caso di frequentazione della scuola dell'obbligo.

Gli emendamenti (qui sotto allegati) stabiliscono l'obbligatoriet� e gratuit�, per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, dei vaccini contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, hemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Su questi ultimi quattro vaccini, tuttavia, verranno effettuate delle verifiche triennali per quanto riguarda i dati epidemiologici e le coperture vaccinali raggiunte: laddove si raggiunga la soglia del 95% (a partire dall'attuale 87,5%), che assicura l'effetto gregge, potr� cessare l'obbligatoriet�.
Non obbligatori, ma fortemente consigliati, saranno i vaccini anti meningococco B e C, anti pneumococco e anti rotavirus, che l'ASL dovr� proporre in offerta "attiva" e gratuita in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale.

Sanzioni meno rigorose

Calano le sanzioni per i genitori inadempienti: in luogo dei precedenti 7.500 euro, il testo propone di ridurre la massima passando a 3.500 euro, mentre il minimo � fissato a 500 euro. L'entit� della sanzione varia in relazione al numero di vaccinazioni omesse.
Viene meno, inoltre, la possibilit� di segnalare i genitori non in regola alla Procura presso il Tribunale dei Minori con il rischio di perdita della patria potest�.

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