Data: 09/07/2017 23:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Domani, luned� 10 luglio, il decreto legislativo di riforma della magistratura onoraria e dell'ufficio del giudice di pace arriva nelle stanze del Consiglio dei Ministri per l'esame definitivo e si appresta, quindi, a superare l'ultimo ostacolo che lo distanzia dalla sua approvazione.

Giudici di pace, le nuove competenze

Le novit� in arrivo partono dalle competenze, sebbene con una eco molto ridotta rispetto a quanto sembrava all'inizio.

Il giudice di pace conquister� gradualmente, infatti, tutte le liti condominiali, i pignoramenti mobiliari e i risarcimenti danni da sinistri stradali di importo sino a 50mila euro. � stato invece bocciato il passaggio di competenze dal tribunale per quanto riguarda il regolamento di confini, l'impugnazione della divisione immobiliare, lo scioglimento della comunione su beni immobili, l'accertamento della servit� e la costituzione, l'acquisto e l'estinzione delle servit� prediali.

Durante l'iter di approvazione del testo, inoltre, � stato messo uno stop anche all'aumento delle competenze penali, che resteranno quelle di sempre e non si estenderanno ai reati di minaccia non aggravata, di abbandono di animali o di furto perseguibile a querela n� alle contravvenzioni per la vendita di fitofarmaci o a quelle relative agli animali o alle specie vegetali protette e al rifiuto di fornire le proprie generalit� alle forze dell'ordine.

Incarichi magistratura onoraria

Altro aspetto di rilievo della riforma riguarda la disciplina degli incarichi, che potranno durare al massimo otto anni, saranno retribuiti con un'indennit� composta da una voce fissa, che potr� arrivare sino a massimo 16mila euro lordi, e una voce condizionata dal raggiungimento di determinati obiettivi e, quindi, variabile.

L'impegno lavorativo richiesto ai giudici di pace, nonostante il CSM lo abbia ritenuto esiguo, � pari a due giorni a settimana.

Il decreto, infine, si occupa di regolare un regime previdenziale e assistenziale per la magistratura onoraria, che, tuttavia, incide sulle indennit� a questa spettanti e non sulle risorse statali.


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