Data: 03/08/2017 20:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Arriva dagli Usa l'ultima novità per impedire l'utilizzo degli smartphone alla guida. Si chiama "Textalyzer", ed è il dispositivo elettronico che, in caso di incidente, permette alla polizia di verificare se l'automobilista si era distratto alla guida.

Il dispositivo segue "Breathalyzer", utilizzato dalla polizia per identificare gli autisti ubriachi. Ugualmente, Textalyzer permetterà di capire se l'automobilista stava interagendo con il proprio smartphone al momento dell'incidente.

Cos'è Textalyzer

È una sorta di "sorella" dell'etilometro, perché chi usa il cellulare alla guida è pericoloso quanto chi abusa di alcool. La nuova tecnologia che riguarda la sicurezza stradale arriva dall'America ed è un marchingegno costruito dalla azienda israeliana Cellebrite (la stessa che, secondo indiscrezioni, avrebbe aiutato l'Fbi a sbloccare l'iphone 5) che farà scoprire chi ha causato un incidente perché stava utilizzando il telefonino. La sua introduzione, negli Usa, è richiesta da una proposta di legge nello stato di New York, dove gli incidenti dovuti all'uso indiscriminato dello smartphone sono in notevole aumento, che ove approvata consentirà di controllare il "tasso" telefonico di chi sta al volante. Il test servirà solo a provare che si è utilizzato il telefono mentre si era alla guida, applicando le relative sanzioni. In caso di rifiuto si rischia la sospensione della patente. Non è escluso che il sistema, una volta testato, possa diffondersi dappertutto e anche nel nostro bel Paese. In Italia è l'articolo 173 2° comma del Codice della strada a stabilire che chi utilizza il cellulare alla guida (senza usare la funzione viva voce o l'auricolare o comunque apparecchi che non richiedono per il funzionamento l'uso delle mani) è soggetto alla sanzione amministrativa da 161 a 646 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti dalla patente e alla sospensione della stessa da uno a tre mesi in caso di recidiva nel biennio.

Potenziale violazione della privacy

Negli Usa l'uso di "Textalyzer" porrebbe però dei seri problemi rispetto ad una potenziale violazione della privacy, nonostante le assicurazioni sul fatto che il dispositivo non sarebbe in grado di accedere ai dati personali del telefono, come rubrica, messaggi o foto, garantendo così il massimo della protezione della privacy personale.

È stato il governatore Andrew Cuomo a precisare che, prima di approvare l'utilizzo del dispositivo, sarà costituito un pool di studio che analizzerà Textalyzer e ne valuterà gli aspetti legali, costituzionali e giuridici.


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