Data: 20/08/2017 18:40:00 - Autore: Marina Crisafi

di Redazione – Non si può lavorare fino a 70 anni e occorre rivedere gli automatismi che legano "l'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita". Ad affermarlo oggi la leader della Cisl, Annamaria Furlan, in un'intervista a Repubblica, accennando alla questione pensioni ma anche agli altri nodi aperti con il Governo in vista delle trattative sulla "fase 2" che si dovrebbe riaprire a fine mese.

Pensioni a 70 anni per tutti inimmaginabile

"Non si tratta di contrapporre le ragioni degli anziani a quelle dei giovani. Rivedere l'automatismo che lega l'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita è un'iniziativa che invece va proprio a favore dei giovani" sottolinea la Furlan.

Le analisi proposte da "Cesare Damiano e da Maurizio Sacconi danno proiezioni molto diverse rispetto a quelle dell'Inps. Inoltre la maggiore crescita del Pil, la flessibilità che il nostro governo deve pretendere dalla Ue e un po' di più di sana lotta all'evasione potrebbero permetterci di trovare maggiori risorse" aggiunge la segretaria Cisl. Ribadendo che i sindacati non hanno chiesto "la cancellazione del meccanismo sull'aspettativa di vita – bensì – un ripensamento, anche perché l'aspettativa di vita non è uniforme, varia da lavoro a lavoro".

Un meccanismo così draconiano, rincara la Furlan, "andrebbe rivisitato anche in considerazione dei lavori usuranti". In prospettiva, "lavorare fino a 70 anni per tutti è inimmaginabile". Occorre insomma "fermarsi e valutare" e analizzare meglio la situazione. Infatti, conferma la segretaria, sul punto "c'è un tavolo aperto con il governo" anche su altre questioni, come il calcolo della pensione futura, della creazione di una pensione di garanzia, che copra il precariato e i buchi contributivi dei lavoratori attuali che andranno in pensione domani, ossia i giovani di oggi.

L'appuntamento è ora tra la fine di agosto e i primi di settembre.


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