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Data: 29/08/2017 17:00:00 - Autore: Law In Action - di P. Storani di Paolo M. Storani - Il lettore Gianfranco Pascazio, quattro giorni fa, ha commentato nel modo che segue l'analitico articolo,... stimolato dalla Legge sulla Concorrenza, che l'Avv. Angelo Massimo Perrini del Foro di Torino il 21 agosto 2017 ha regalato a LIA Law In Action: "Secondo le categorie dell'avv. Perrini faccio parte del "sistema assicurativo" ma con una posizione ed un quarantennale sforzo di terzietà rispetto agli interessi in gioco. Le questioni sul tappeto sono complesse ed autorizzano diverse interpretazioni. Quello che è certo che non si risolve nulla con le offese: scrivere che gli assicuratori hanno problemi reputazionali corrisponde alla vulgata per cui l'Italia è una nazione di corrotti. Occorre sempre distinguere, se si vuole discutere serenamente e costruttivamente. Altrimenti significa che il sistema attuale con le sue storture e i suoi assicuratori di cattiva reputazione, in definitiva conviene all'avv Perrini". Per noi il dialogo con coloro che visitano le nostre pagine è di importanza fondamentale. Lo avevamo anticipato al lettore Pascazio con il post del giorno successivo: le faremo rispondere direttamente dall'Autore: siamo di parola. Questa puntata n. 122 della nostra rubrica Posta e Risposta è dedicata proprio alla risposta dell'Avv. Perrini. Risposta dell'Avv. Angelo Massimo Perrini - "Spiace che del ragionamento complessivo il cenno ai problemi reputazionali del sistema assicurativo sia stato percepito come "offesa". Nessuno ha inteso ricopiare il bollettino Ivass contenente sanzioni e radiazioni o riepilogare le cronache giudiziarie degli ultimi anni e mesi e anche per questo l'invito a "discutere serenamente" sulle "storture del sistema" appare poco pertinente. Di fatto, nell'indifferenza dei regolatori, il "sistema assicurativo" si è trasformato in oligopolio dove le professionalità perdono di importanza a fronte dei numeri e la liquidazione del danno diventa un processo industrializzato di lavorazione del "pezzo". Sarebbe sufficiente che le norme e le sentenze venissero osservate da tutti. Solo alcuni esempi. Da un punto di vista "sistemico" illuminanti sono le vicende del plurimandato, la questione paradossale del contratto base perso nei meandri del MISE e la clamorosa disapplicazione da parte del sistema assicurativo della sentenza 180/2009 della Corte costituzionale. Nel settore liquidativo sintomatiche sono poi le vicende dei medici legali fiduciari assicurativi dopo la legge 27 oltre a quanto sta accadendo nel mondo dei periti assicurativi con la progressiva compressione degli spazi di autonomia valutativa. E l'amico lettore converrà che la prima vittima delle "storture del sistema" sia proprio il mondo assicurativo che in Italia non decolla come potrebbe proprio per la atavica diffidenza che non riesce a rimuovere. In ogni caso all'avvocatura, piaccia o meno, la legge attribuisce una sola e precisa funzione, quella "di garantire al cittadino l'effettivita' della tutela dei diritti", compito sempre più difficile in un momento di crisi come l' attuali dove si declama la liceità della compressione dei diritti in funzione di una pretesa "compatibilità economica del sistema". Ringrazio sentitamente l'Avv. Perrini per la disponibilità e l'appuntamento con i lettori è sul form sottostante per chi avesse dei quesiti da sottoporre alla rubrica. |
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