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Data: 20/09/2017 16:30:00 - Autore: Marina Crisafi di Marina Crisafi - Ogni dettaglio che possa rendere identificabile le vittime di violenza sessuale non deve essere diffuso. A dirlo è il Garante della privacy bacchettando i media italiani. Garante privacy: no ai dettagli delle vittime sui giornali"Di fronte al ripetersi di atti di violenza sessuale contro le donne compiuti nel nostro Paese, il Garante per la protezione dei dati personali invita tutti i media ad astenersi dal riportare informazioni e dettagli che possano condurre, anche in via indiretta, alla identificazione delle vittime". Questo vale, avvisa l'autorità, "a maggior ragione nei casi in cui la violenza - come nell'ultimo episodio riguardante una dottoressa della guardia medica siciliana - sia avvenuta in un piccolo centro, circostanza questa che potrebbe rendere ancora più facile l'identificazione della vittima". Non solo. Il Garante, nel documento presente sul sito istituzionale (garanteprivacy.it), ricorda che i media, anche quando i dati e le informazioni vengano forniti da fonti ufficiali, sono tenuti a non diffondere elementi che portino alla individuazione delle vittime di violenza sessuale e che la pubblicazione di tali info è "contraria al Codice deontologico dei giornalisti, al Codice della privacy e alla tutela rafforzata accordata dal Codice penale alle vittime di reati sessuali". Verranno adottate al riguardo, chiosa la nota dell'autorità, tutte le iniziative di competenza.
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