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Data: 12/10/2017 16:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli di Valeria Zeppilli – Per la Corte di cassazione, con riferimento al testamento pubblico (vai alla guida: "Il testamento pubblico"), è possibile che le operazioni di ricevimento delle disposizioni testamentarie siano svolte in un contesto temporale differente rispetto a quello in cui ha luogo la confezione della scheda. Testamento pubblico: ultime volontà sempre di fronte ai testimoniSecondo quanto emerge dalla sentenza numero 1649/2017 qui sotto allegata, infatti, le due fasi sono idealmente distinte e non devono necessariamente coincidere temporalmente. Tuttavia, se i momenti in cui le relative operazioni sono svolte sono distinti, va comunque rispettata una condizione, necessaria e sufficiente, per la validità del testamento: se la scheda è predisposta dal notaio, questi deve nuovamente far manifestare al testatore la sua volontà in presenza di testimoni, prima di dare lettura del testamento stesso. Le indicazioni catastali non sono previste a pena di nullitàNella medesima pronuncia, originata da una lite tra due fratelli, la seconda sezione civile della Corte di cassazione si è soffermata anche sulla questione delle indicazioni catastali e di configurazione degli immobili cui il testamento si riferisce, precisando che esse non vanno inserite a pena di nullità. Non importa che il testamento sia olografo o pubblico: per i giudici, ai fini della validità dell'atto è sufficiente che le predette indicazioni possano comunque essere identificate senza possibilità di confusione. Resta comunque fermo il fatto che gli eredi, al momento della denuncia di successione e di trascrizione del testamento, devono indicare in maniera dettagliata gli immobili predetti, specificandone tutti gli elementi e quindi anche, ad esempio, i dati catastali e le confinazioni. Si tratta, comunque, di un onere che non attiene in nessun modo a un requisito di regolarità e validità del testamento. Per approfondimenti leggi nella sezione guide Il testamento pubblico |
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