Data: 13/10/2017 14:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli

di Valeria Zeppilli � Anche portare via qualche confezione di gomme e caramelle dal supermercato presso il quale lavora � un comportamento che pu� comportare il licenziamento del dipendente, a prescindere dall'esiguo valore economico della merce rubata.

La conferma della linea dura aziendale arriva dalla Corte di cassazione che, con la sentenza numero 24014/2017 (qui sotto allegata), ha definitivamente ratificato la scelta di un datore di lavoro di mandare a casa un lavoratore "ladro di caramelle".

Gravit� della condotta

L'uomo, nel dettaglio, era stato bloccato a fine lavoro dai sistemi antitaccheggio per aver preso, senza pagarle, delle confezioni di dolciumi dal banco del supermercato per un valore economico pari a 9 euro e 80 centesimi.

Per il datore di lavoro non ci sono stati dubbi e subito si � provveduto al licenziamento in tronco del dipendente. Anche per il Tribunale e la Corte d'appello il licenziamento deve considerarsi legittimo e la Cassazione non si discosta da tale posizione.

Il dipendente aveva tentato di far leva sul valore esiguo della merce, ma per i giudici la gravit� della condotta � comunque evidente e prescinde da tale aspetto. Ad assumere rilevanza, infatti, sono l'organizzazione del lavoro, che comporta l'esposizione delle merci alla pubblica fede, e la natura delle mansioni affidate al lavoratore, che in passato era stato addirittura addetto alla sicurezza e che, al momento del licenziamento, era addetto al rifornimento degli scaffali.

Ma non solo. Non pu� essere trascurato neanche il carattere fraudolento della condotta, posta in essere dal dipendente con la convinzione di non essere scoperto, visto che i dispositivi antitaccheggio sulle caramelle non erano visibili ma in realt� erano comunque presenti all'insaputa dei lavoratori.

Il legame di fiducia tra lavoratore e datore di lavoro risulta insomma irrimediabilmente compromesso e il licenziamento, di conseguenza, non pu� che essere confermato.


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