Data: 20/10/2017 17:30:00 - Autore: Gabriella Lax

di Gabriella Lax - Al via la sperimentazione del "diploma in 4 anni" voluta dal ministro dell'istruzione Valeria Fedeli. E' online infatti da oggi il decreto che fa partire il Piano nazionale di sperimentazione annunciato la scorsa estate.

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Diploma in 4 anni, fino al 13 novembre le candidature

Gli istituti tecnici e i licei interessati alla sperimentazione hanno tempo da oggi fino al 13 novembre per presentare le loro candidature. Si tratta di soli 100 posti a disposizione in tutto il Paese per l'anno scolastico 2018/2019. Il diploma in 4 anni non � una novit� introdotta di recente: una prima sperimentazione era stata avviata dalla ministra Mariastella Gelmini ed aveva coinvolto 12 scuole. I licei e gli istituti coinvolti nel progetto ora sono molti di pi�, cos� come sono diversi i parametri in base ai quali le scuole saranno selezionate e valutate nel successivo percorso dei quattro anni.

Diploma in 4 anni, i requisiti per le scuole

Le scuole che presenteranno la candidatura dovranno assicurare agli iscritti il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida. Sar� solo una la sezione di ogni scuola coinvolta nel progetto, a partire dalla classe prima, e per un solo indirizzo di studio. Per presentare la candidatura � necessario il consenso degli organi collegiali. La stessa dovr� essere in linea con gli orientamenti gi� presentati anche alle famiglie nel Piano triennale dell'offerta formativa.

Una commissione valuter� le candidature

Le candidature saranno valutate da una commissione tecnica. Le domande saranno valutate con riguardo al livello d'innovazione, in particolare per quanto riguarda l'articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l'utilizzo delle tecnologie e delle attivit� laboratoriali nella didattica, per l'uso della metodologia Clil (lo studio di una disciplina in una lingua straniera), per i processi di continuit� e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l'universit� e i percorsi terziari non accademici.

Sar� poi il Comitato scientifico nazionale che, nei successivi 4 anni, valuter� l'andamento nazionale del Piano di innovazione, sintetizzando tutto in una relazione annuale che sar� inviata al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. In ogni regione ci saranno i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, anno dopo anno, per poi condividerli col Comitato scientifico nazionale.


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